di Annamaria Villafrate - Annunciata ufficialmente dal Mef la proroga della rata del 16 novembre 2019 al 16 marzo 2020 per le partite Iva. Il comunicato stampa del 14 ottobre (sotto allegato) chiarisce che il rinvio è la conseguenza delle maggiori entrate derivanti dai versamenti del 30 settembre effettuati dai contribuenti in autoliquidazione. La proroga, stando al comunicato, dovrebbe far entrare nel 2020, nelle casse dello Stato quasi 3 miliardi di euro.
Tasse rinviate per le partite Iva
Il Ministero dell'Economia e Finanze, con il comunicato stampa n. 188 del 14/10/2019, annuncia la proroga di quattro mesi per il pagamento delle tasse in favore di tutte le Partite Iva. Il rinvio riguarda tutti i contribuenti soggetti agli Isa e i forfettari che hanno optato, entro il 30 settembre, per il rateizzo del versamento, con una maggiorazione sull'Iva dovuta pari allo 0,4%, da pagare in un'unica soluzione entro il 30 ottobre o in due rate, con scadenza del 16 novembre. Grazie al differimento la rata in scadenza al 16 novembre 2019 viene rinviata al 16 marzo 2020. Come precisato nel comunicato stampa, il differimento è già stato inserito nel decreto fiscale che presto sarà varato dal Consiglio dei Ministri.
Le ragioni del rinvio
Il motivo del rinvio è chiaro. Spostare al 2020 le entrate del 2019 dei versamenti Iva, il cui valore ammonta, stando alle previsioni, a circa 3 miliardi di euro. Nel 2019 infatti è stato registrato "uno scostamento positivo di 1.460 milioni di euro rispetto alle previsioni su base annua incluse nella Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza" che si basa su "una stima estremamente prudenziale del gettito atteso dai contribuenti che alla scadenza del 30 settembre hanno scelto di rateizzare il versamento (entro la scadenza del 16 novembre), ovvero di versare con una maggiorazione dello 0,4% il 30 ottobre (in unica soluzione o in due rate entro il 16 novembre).
Scarica pdf Comunicato stampa MEF n. 188 del 14-10-2019• Foto: 123rf.com