di Redazione - "Siamo all'assurdo, perché in Italia abbiamo il record di posti liberi, più di 200mila, e quello di precari, quasi mezzo milione, ma non si riesce a garantire la copertura delle cattedre. Se siamo giunti al punto che un dirigente deve lasciare dei messaggi sui social per individuare i docenti ad avere comunque difficoltà per reperirli significa che il sistema di gestione dei precari è finito fuori controllo". È quanto denuncia l'Anief, il sindacato di categoria della scuola, tramite il proprio presidente Marcello Pacifico, riferendosi ad un annuncio postato su Facebook da un dirigente scolastico di una scuola di Genova e Camogli per la ricerca di un insegnante di elettrotecnica.
"La sua utilità, attraverso graduatorie di merito, GaE e graduatorie regionali e d'Istituto, si ferma alla copertura di poco più della metà delle cattedre" rincara Pacifico. Ciò significa - prosegue - che decine di migliaia di cattedre vengono ormai assegnate tramite Messa a disposizione, la cosiddetta Mad, oppure attraverso individuazioni con modalità disparate, tra cui anche la ricerca sui social". È chiaro che, "trattandosi di un servizio pubblico e di istituzioni statali, siamo finiti molto al di là di quello che la legge consente. Con effetti nefasti che inevitabilmente si ripercuotono sulla continuità didattica e sulla qualità dell'offerta formativa" continua il presidente Anief che conclude "Il ministro Fioramonti ci convochi e ascolti le nostre proposte per modificare il decreto-legge in Parlamento prima dello sciopero del 12 novembre".
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