di Gabriella Lax - Stipendi uguali per tutti i docenti. È questa la rivoluzionaria proposta di legge (C. 2193), presentata da Fausto Raciti (Pd) il 18 ottobre 2019 alla Camera.
- Prof: stipendi uguali per tutti
- La ratio del disegno di legge
- Comitato Funzione Docente: «Applicare quanto prevede già la legge»
Prof: stipendi uguali per tutti
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Il disegno di legge reca disposizioni in tema di "trattamento economico dei docenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado".
La situazione di partenza è che le retribuzioni degli insegnanti differiscono, oltre che per l'anzianità di servizio, anche per il grado di istruzione. Per i gradi inferiori, quali scuola dell'infanzia e primaria, ci sono, a parità di anni di servizio, stipendi inferiori rispetto a quelli riconosciuti agli insegnanti di medie e superiori.
La ratio del disegno di legge
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Secondo l'idea di Raciti queste differenze non hanno motivo di esistere e tutto il corpo docente deve avere la stessa retribuzione. Il disegno di legge presentato in Parlamento deve molto alla spinta del Comitato Funzione Docente, che ha come obiettivo il riconoscimento della "Funzione Docente Unica". Secondo il Comitato si tratterebbe solamente di attuare quanto già previsto dalla legge, secondo la quale non c'è alcun motivo per cui ci debba essere un differente trattamento economico tra i vari gradi di insegnamento.
Comitato Funzione Docente: «Applicare quanto prevede già la legge»
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A tal proposito Salvo Altadonna, portavoce del Comitato evidenzia che «Non si tratta di regolamentare qualcosa di nuovo, ma di applicare quanto già previsto dalla legge». Nello specifico, il riferimento è all'art. 395 del D.Lgs. 16-4-1994, n. 297 (testo unico) «che definisce come unica la Funzione Docente, la legge 53/2003 che ha stabilito il titolo d'accesso unico all'insegnamento. A queste fonti si aggiungono le norme sul pubblico impiego e lo stesso Ccnl che solo per un patto sindacale stabilisce tabelle stipendiali differenti tra docenti di ordine di scuole diverso. Quella che si palesa dunque è una sperequazione di trattamento in ordine economico e di orario lavorativo tra insegnanti di diverso ordine di scuola. Già dalla legge 53/2003 questa disparità doveva essere sanata ma così non è stato». E, in conclusione «Mentre l'iter legislativo farà il suo corso siamo pronti a proseguire ricorrendo ai giudici del lavoro. In queste ore verrà depositato il ricorso patrocinato dallo studio Iustitia et Ius che oltre a chiedere l'equiparazione stipendiale rivendica un pregresso a partire dall'anno 2003 o comunque per gli ultimi 10 anni».
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