di Valeria Zeppilli - La Tari è l'attuale tassa sui rifiuti, introdotta dalla legge di stabilità del 2014, che ha accorpato in essa la Tia (Tariffa di igiene ambientale), la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e il Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi).
Quando scade la Tari
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Ogni Comune è libero di fissare le scadenze della Tari, prevedendo il pagamento di due, tre o quattro rate.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, tale tassa viene pagata in due soluzioni: la prima con scadenza 30 aprile e la seconda con scadenza 31 ottobre. Il termine ultimo per pagare la Tari, quindi, in quasi tutti i Comuni è alle porte.
Chi paga la Tari 2019
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Proprio in vista di tale scadenza, appare opportuno ricordare che devono pagare la Tari tutti coloro che possiedano o detengano a qualunque titolo un locale o una struttura scoperta che produca rifiuti urbani e assimilati.
Non danno luogo al pagamento della Tari, invece, le aree scoperte pertinenziale o accessorie a civili abitazioni o a locali tassabili (ad eccezione delle aree scoperte operative) e le aree comuni condominiali che non sono detenute od occupate da alcuno in via esclusiva (si pensi, ad esempio, agli androni, agli ascensori, alle scale, agli stenditoi e così via).
Scadenza Tari 2019: come pagare
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Per arrivare preparati alla data di scadenza della Tari 2019, è poi importante sapere come è possibile procedere al pagamento.
Le modalità sono indicate nell'avviso di pagamento della tassa, unitamente alle informazioni di calcolo dell'importo dovuto. In sostanza, si può procedere al saldo utilizzando, alternativamente:
- il modello F24 precompilato (il codice rateazione della seconda rata a saldo è 0202)
- il bollettino postale Tari
- il bollettino MAV.
Per saperne di più sulla Tari leggi: "Tari: la guida completa".