Il Garante per la protezione dei dati personali (Provvedimento del 26 settembre 2006) ha reso noto di aver stabilito il termine di novanti giorni entro i quali i gestori telefonici debbono mettersi in regola con le misure di sicurezza per proteggere dati personali e flussi informativi che derivano dalle intercettazioni legali. L'Autorità ha quindi precisato che allo scadere del termine potrà vietare i trattamenti effettuati dai gestori non in regola. Il provvedimento nasce dal riscontro posto in essere dal Garante dal quale è emerso una quali complessiva parziale o ritardata attuazione delle misure prescritte nel dicembre 2005 (che dovevano essere attuate entro 180 giorni) tra cui l'adozione di accorgimenti organizzativi e tecnologici per garantire maggiore sicurezza dei dati nei flussi informativi tra gestori e uffici giudiziari, dalla riduzione degli incaricati con accesso ai dati, a una revisione delle procedure di autenticazione per l'accesso informatico, all'adozione di sistemi più avanzati di cifratura e autenticazione, all'aggiornamento degli strumenti tecnologici nella comunicazione con l'autorità giudiziaria per le attività di intercettazione. Il Garante ha lanciato un monito anche agli uffici giudiziari che sono stati invitati ad adottare un aggiornamento tecnologico e organizzativo.
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