di Gabriella Lax - Un bonus finalizzato al rinnovo dei vecchi impianti elettrici interni ai condomini, per migliorarne sicurezza ed efficienza, con rimborsi al condominio per i lavori edili effettuati, fino a 1.200 euro per appartamento coinvolto e fino a 900 euro per ogni piano.
- Delibera Arera, la fase sperimentale
- Oggetto degli interventi
- Obiettivo dell'intervento
- Bonus impianti elettrici: a quanto ammontano i contributi
Delibera Arera, la fase sperimentale
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A stabilirlo è una delibera con cui Arera (Autorità per l'energia e l'ambiente) che ha avviato una procedura sperimentale con l'obiettivo dell'ammodernamento delle "colonne montanti" vetuste, negli edifici condominiali più datati. Durerà un triennio la fase sperimentale della regolazione: dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, relativamente all'ammodernamento degli impianti realizzati prima del 1970 o nella fascia tra il 1970 e il 1985 se ritenuti critici.
Oggetto degli interventi
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In particolare riguarda in particolare degli interventi su quella che viene definita in gergo tecnico "la linea in sviluppo prevalentemente verticale che attraversa parti condominiali", ossia i cavi che giungono fino ai contatori elettrici dei singoli appartamenti (o al pannello comune quando i contatori sono tutti raggruppati in un unico spazio).
Obiettivo dell'intervento
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La delibera punta a facilitare l'accordo tra gli amministratori di condominio e i distributori di energia elettrica per il rinnovo delle "colonne montanti" più vecchie, mantenendo in sicurezza gli edifici e predisponendole alle eventuali richieste di aumento di potenza. Questo tipo di situazione riguarda soprattutto quei condomini con vecchi impianti elettrici che stanno valutando ristrutturazioni o la centralizzazione dei contatori, considerando che il rimborso varierà anche in funzione del livello di pregio delle finiture dell'immobile. In questo consto, il provvedimento, nel regolare i rapporti tra distributore e condominio, ricorda che si dovrà partire da un'informativa preliminare, nella quale il distributore prospetti anche la sottoscrizione di un accordo sui costi, tempi e modalità per l'ammodernamento delle colonne montanti vetuste. Le imprese dovranno definire entro il 30 giugno 2020, una versione sperimentale di contratto-tipo.
Bonus impianti elettrici: a quanto ammontano i contributi
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Il bonus verrà erogato se i lavori edili sono svolti direttamente dal condominio, in modo differente in relazione al tipo di finitura presente, 400 euro ai 600 euro per piano e dai 700 ai 900 euro per utenza. Gli importi sono aumentati (da 700 a 900 euro per piano e da 1000 a 1200 euro per utenza) se in occasione dei lavori sulla colonna montante il condominio decide anche di centralizzare tutti i misuratori in un unico vano. In questa ipotesi il contributo è aumentato perché vengono effettuati anche i lavori di posa dei nuovi collegamenti elettrici tra i contatori centralizzati e gli appartamenti, collegamenti che resteranno di proprietà del condominio. Inoltre, si aggiungono 100 euro al metro (fino ad un massimo di 1500 euro) per l'eventuale parte di cavo destinata a collegare la colonna montante con il confine di proprietà. Rinforzata la rete elettrica e resa più sicura, per i condomini dovrà essere possibile attivare anche potenze contrattali fino a 6 kW. Al condominio (che dovrà conservare la documentazione su costi eventualmente sostenuti) saranno riconosciuti i dovuti rimborsi, erogati direttamente dal distributore. Verranno effettuati controlli a campione per evitare eventuali abusi.
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