di Gabriella Lax - Per non far torto a nessuno, l'ecobonus diventa ecocredito. Per non gravare sulle piccole imprese lo sconto in fattura si trasforma in un credito, a stabilirlo un emendamento previsto nella manovra 2020.
- L'ecobonus diviene un credito
- Un emendamento necessario per sedare le polemiche
- Le garanzie per i fornitori
L'ecobonus diviene un credito
[Torna su]
Le modifiche sono stabilite in un emendamento al decreto fiscale voluto da Carla Ruocco, M5s, e Gian Mario Fragomeli, Pd, ora all'esame del Senato. Lo sconto in fattura si trasforma così un credito di natura finanziaria con erogazione diretta sul conto corrente. La restituzione delle quote potrà avvenire in 10 anni. In questo modo si evitano le penalizzazioni nei confronti dei piccoli fornitori che non potrebbero garantire l'utilizzo dello sconto in fattura introdotto dal decreto crescita e rischierebbero di perdere le forniture.
Un emendamento necessario per sedare le polemiche
[Torna su]
Un emendamento che spegne le polemiche delle sigle di categoria e il secco "no" pronunciato dall'Antitrust che aveva sottolineato le svariate "criticità concorrenziali" con effetti distorsivi della concorrenza derivanti dal combinato disposto dell'art. 10, comma 3-ter del decreto e del Provvedimento attuativo dell'Agenzia delle entrate, rispetto all'attuale configurazione della struttura dell'offerta della fornitura e installazione di impianti fotovoltaici.
Le garanzie per i fornitori
[Torna su]
A proposito del credito verrà riconosciuto a favore del soggetto che commissiona i lavori di riqualificazione energetica degli immobili e consiste in una erogazione diretta su un conto corrente da lui indicato. Si tratta di un credito riconosciuto per l'intero ammontare della detrazione che sarebbe spettata a fronte degli interventi di manutenzione, sarebbe ripartito in dieci quote annuali di pari importo.
Invece di una detrazione si avrà una somma disponibile per il beneficiario, che gli darebbe la possibilità di ottenere più facilmente un finanziamento bancario pari all'importo complessivo del bonus cui avrebbe diritto, avendo la disponibilità liquida per poter procedere al pagamento dei lavori di riqualificazione dell'immobile. E ancora, il fornitore potrebbe ottenere l'incasso totale della fattura, riportando tutti i fornitori (piccoli e grandi) allo stesso livello di offerta. Servirà un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, per stabilire le modalità attuative relative all'accredito sul conto corrente del beneficiario.