di Annamaria Villafrate - Il decreto fiscale, su cui ieri è stata votata la fiducia alla Camera e che oggi sarà approvato per essere inviato al Senato per l'ok definitivo, interviene massicciamente anche sul settore auto. Tra le tante novità, la riforma dell'Rc auto, che consentirà a chi ha famiglia di pagare un premio più basso o l'introduzione del documento unico di circolazione che dal primo gennaio 2020 rimpiazzerà il certificato di proprietà.
Alcune delle novità più interessanti però riguardano il bollo auto, che tra l'altro, dal primo gennaio 2020 dovrà essere pagato con il sistema PagoPa:
- Dal 1° gennaio 2020 il bollo si paga con PagoPa
- Lotta all'evasione della tassa automobilistica
- Bollo più alto per chi inquina
Dal 1° gennaio 2020 il bollo si paga con PagoPa
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Dal 1° gennaio 2020 il bollo auto dovrà essere pagato attraverso il circuito PagoPA, grazie all'emendamento avanzato dal leghista Massimo Garavaglia.
In realtà in molte regioni questo meccanismo è già attivo. Ora però si vuole chiudere il cerchio, estendendo completamente il meccanismo alle Regioni ancora escluse da PagoPA.
Lotta all'evasione della tassa automobilistica
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L'altra novità riguarda la lotta all'evasione, grazie all'emendamento voluto al decreto fiscale da Carla Ruocco (M5S) e Gian Mario Fragomeli (Pd). I dati dei veicoli contenuti nelle banche dati del Pra e dell'Aci d'ora in poi verranno incrociati con quelli delle Regioni, enti preposti all'applicazione della tassa automobilistica ai possessori degli autoveicoli. In questo modo informazioni diverse potranno comunicare tra loro e chi non paga il bollo auto potrà essere individuato più rapidamente e con una precisione chirurgica.
Bollo più alto per chi inquina
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Anche la manovra, a quanto pare, vorrebbe introdurre altre novità sul bollo auto. Per incentivare l'acquisto di auto con un minor impatto ambientale si vorrebbe aumentare la tassa sulle auto più inquinanti, ridurla sulle auto storiche e introdurre il condono, che nel 2019 è stato previsto per le cartelle fino a 1000 euro notificate negli anni compresi tra il 2000 e il 2010.
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