di Gabriella Lax - Un assegno strutturale che accompagni dal 2021 tutti i figli, dalla nascita all'età adulta. Ad annunciarlo è Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia in audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali, Lavoro e Affari sociali della Camera.
- Un assegno universale per i figli
- Assegno unico grazie ad un fondo di un miliardo
- Le linee programmatiche del ministero per la famiglia
Un assegno universale per i figli
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Nell'enunciare le linee programmatiche del suo ministero spiega: «Un assegno universale per i figli. Attivato nel 2020 per tutti i nuovi nati o adottati, vogliamo renderlo strutturale dal 2021 per tutti i figli, dalla nascita all'età adulta. Riconosciamo il contributo sociale che le famiglie danno al Paese. È un primo passo, sulla strada giusta».
Assegno unico grazie ad un fondo di un miliardo
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Per Bonetti in 24 mesi dovrebbe essere attivata una forma di sostegno per ogni figlio con una erogazione mensile. Con il collegato alla manovra di bilancio spiega il ministro «sarà strutturata una forma di sostegno per ogni figlio con una erogazione mensile che non solo riorganizzi le misure a oggi in essere, più frammentate e non strutturali, ma che riconosca pienamente il contributo sociale che le famiglie danno al Paese, nella cura e nell'educazione dei figli - nello specifico - una misura che abbia il carattere di universalità, ma con impatto progressivo a sostegno dei nuclei più deboli».
Strutturazione e una riorganizzazione in maniera fiscale e di contributi alle famiglie che non può rischiare di essere fatta in modo approssimativo. Viene in aiuto a tal proposito «un fondo già attivo, dal 2021, di più di 1 miliardo, che andrà implementato: mi auguro che le politiche che sono state negli anni scorsi avanzate a sostegno, in particolare, delle generazioni anziane possano essere spostate a maggior vantaggio delle nuove generazioni e delle famiglie. Non sarà una decisione governativa, ma di carattere parlamentare» chiude Bonetti.
Le linee programmatiche del ministero per la famiglia
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Inoltre le linee programmatiche annunciate prevedono: il bando "Educhiamo" con 30 milioni, una parte importante dei fondi destinati alle politiche familiari. «L'azione educativa deve diventare una responsabilità per tutti noi. I bambini sono un bene per il Paese ed è nostro dovere metterci al loro servizio». E infine: «È il momento di sostenere e rilanciare con decisione le adozioni internazionali: stiamo lavorando a due decreti, con il primo riapriamo i termini per la presentazione delle istanze di rimborso, con il secondo semplifichiamo le procedure e alziamo i rimborsi, ancora troppo bassi».