Mercato immobiliare 2019: il report di Bankitalia
Il quadro di sintesi della situazione nel III trimestre 2019, evidenzia:
- prezzi stabili in diminuzione;
- la percentuale di operatori che hanno venduto almeno un immobile, si attesta intorno all'80%. Valori negativi sia per gli incarichi da evadere che nella riduzione del numero degli stessi (-6,6%); Aumentano le giacenze di abitazioni invendute nelle aree non urbane;
- si riduce sia l'offerta che la domanda di abitazioni (-17,4%) e la riduzione è più marcata nelle aree non urbane. Tra le cause di decadenza del mandato a vendere prevale quella del divario fra il prezzo richiesto dal venditore e quello dei potenziali acquirenti e si riscontrano maggiori difficoltà a ottenere un mutuo. Diminuiscono, invece, i venditori che ritirano il mandato in attesa di prezzi più favorevoli;
- lo sconto medio sui prezzi di vendita, rispetto alle richieste iniziali del venditore, é tornato ai valori di due anni fa (12% circa);
- i tempi medi di vendita sono aumentati a 7,5 mesi;
- è scesa la quota di acquisti finanziati con mutui ipotecari (73,6%, valori simili al 2016) mentre è aumentato di due punti percentuali il rapporto fra il prestito e il valore dell'immobile (76,2%);
- reggono, ancora, le locazioni. Il saldo fra giudizi di aumento e di riduzione dei canoni di locazione è tornato lievemente negativo, con un miglioramento nelle aree urbane.
Peggiorano le previsioni da parte degli operatori del settore e il saldo fra aspettative di miglioramento e peggioramento è tornato negativo in tutte le aree geografiche (-12,3% a livello nazionale).
Su un orizzonte di medio termine (2 anni), si prevede che il mercato rimarrà stabile (40% degli operatori) mentre per un terzo si prefigura un miglioramento.
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