di Gabriella Lax - Il Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari denuncia la situazione di lentezza e spiega: «Sarebbe sufficiente procedere alle rimodulazioni delle piante organiche in base al fabbisogno degli uffici giudiziari ed in coerenza con il Piano Triennale».
- Come nasce il Gruppo scorrimento graduatoria Assistenti giudiziari
- Situazione di lentezza inspiegabile
- Scorrimento di sole 489 unità a fronte dei restanti 900 idonei
- Le prospettive catastrofiche
Come nasce il Gruppo scorrimento graduatoria Assistenti giudiziari
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Il "Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari" è, appunto, un gruppo spontaneo nato nel dicembre 2018 sulla piattaforma Facebook e conta circa 650 iscritti appartenenti alla graduatoria per " Assistenti giudiziari" del Ministero della Giustizia, idonei e non ancora assunti. L'obiettivo del gruppo è, attraverso azioni di proposizione e di sensibilizzazione, quello di ottenere lo scorrimento totale della graduatoria in tempi brevi e certi.
Situazione di lentezza inspiegabile
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Il Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari denuncia come «lo scorrimento totale della nostra graduatoria - scaturita a seguito del concorso, il primo dopo venti anni, bandito nel 2016 dal Ministero della Giustizia per 800 posti per il profilo di Assistente Giudiziario e costato ai contribuenti italiani ben 4 milioni e mezzo di Euro - pur essendo stato integralmente finanziato, procede incredibilmente a rilento».
Lo stesso gruppo, in premessa, stigmatizza il ritardo con cui avanza il piano assunzionale «"mai visto prima" promosso dal guardasigilli On. Alfonso Bonafede volto a mitigare con 8000 nuovi ingressi - da implementarsi nel triennio a venire - la gravissima carenza di personale amministrativo (circa 9000 ammanchi ad oggi), che il comparto giustizia vive dopo anni di tagli lineari, blocco del turnover e dei concorsi, che hanno fatto precipitare il comparto giustizia a posizioni di marginalità assoluta in Europa, con lapalissiane ricadute distruttive su investimenti, sulla domanda di giustizia dei cittadini, sulla qualità tout court della prassi democratica e sulla credibilità del paese nel suo complesso».
Scorrimento di sole 489 unità a fronte dei restanti 900 idonei
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Dopo mesi di totale silenzio è stato annunciato un prossimo scorrimento di sole 489 unità tacendo sul destino dei restanti 900 idonei, annuncio nasconde un'altra verità: «questi numeri - afferma il Gruppo - non sono sufficienti. Nel Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2019-2021 regolarmente adottato infatti erano previste, oltre a queste unità annunciate, altre 600 unità di assistenti giudiziari da assumere entro il 2019. Assunzioni che tardano ad arrivare e di cui nessuno parla». Da qui la necessità di un appello «ai gruppi parlamentari ed alle forze politiche tutte affinché si facciano promotori di un emendamento, già redatto (e sotto allegato), da presentare in occasione della riforma del processo breve, volto ad assumere in soprannumero gli idonei assistenti giudiziari rimasti in graduatoria, nel tentativo di porre un freno, come già spiegato, all'emorragia che si avrà nei prossimi mesi per effetto delle cessazioni in tutto il dipartimento, laddove l'amministrazione non potrà provvedere ad assunzioni ad esito dei concorsi banditi o da bandire prima del prossimo autunno e la suddetta graduatoria rimane l'unico strumento fino a quella data».
Le prospettive catastrofiche
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Un altro "pericolo" è inoltre rappresentato da un emendamento alla Legge di Bilancio 2020, che vorrebbe le graduatorie approvate dal 2012 al 2017 conservare la loro validità sino a settembre 2020. Quando in realtà per le graduatorie approvate nell'ultimo trimestre del 2017, «come nel nostro caso - spiega il gruppo - le quali passano da una proroga reale attuata nella Legge di Bilancio 2019 (scadenza lì fissata a marzo 2021) ad addirittura una scadenza anticipata rispetto a quella triennale classica. In pratica la nostra graduatoria approvata il 14 novembre 2017 scadrà alla luce della normativa che si appresta ad entrare in vigore, il 30 settembre 2020 in spregio della precedente proroga fissata a marzo 2021». Infine le prospettive, «qualora l'amministrazione non provveda alla rimodulazione delle piante organiche, qualora non si assuma la parte restante della graduatoria in soprannumero, qualora dovesse cadere il Governo ed alla luce dell'incredibile riduzione di validità della graduatoria» sono catastrofiche dove la graduatoria degli Idonei Assistenti Giudiziari rischia di scadere lasciando fuori centinaia di giovani meritevoli, qualificati, nativi digitali e risultati idonei a servire il Paese in un contesto dove la Giustizia con la G maiuscola annaspa e chiede personale per poter sopravvivere».
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