di Gabriella Lax -Sarà nuovamente possibile la piena partecipazione dei presidenti degli Ordini degli avvocati in seno alla Conferenza permanente circondariale. Una novità che è piaciuta al Consiglio nazionale forense quella contenuta nella manovra 2020.
- Le richieste al tavolo ministeriale sull'edilizia giudiziaria
- Gli obiettivi
- Mascherin: «Importante recuperare il diritto di voto»
Le richieste al tavolo ministeriale sull'edilizia giudiziaria
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Quella accolta nel maxiemendamento alla legge di Bilancio era stata una richiesta avanzata dal Consiglio Nazionale Forense al tavolo ministeriale sull'edilizia giudiziaria. Il Cnf puntava al reinserimento della piena partecipazione con diritto di voto per i presidenti degli Ordini degli avvocati in seno alla Conferenza permanente circondariale, composta dai capi degli uffici giudiziari e dai dirigenti amministrativi.
Gli obiettivi
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L'obiettivo era «assicurare una più completa attività di determinazione del fabbisogno di beni e servizi dell'amministrazione periferica e degli uffici giudiziari». Nello specifico, un intervento che rafforza ulteriormente la cooperazione dell'avvocatura nell'amministrazione della giustizia a livello locale nella direzione di una migliore fruibilità del sistema per i cittadini.
Mascherin: «Importante recuperare il diritto di voto»
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Come affermato dal presidente del Cnf, Andrea Mascherin: «È importante aver recuperato il diritto di voto nell'ambito organizzativo degli uffici giudiziari. Ciò rientra nel percorso che deve portare al riconoscimento dell'avvocatura come componente del sistema giurisdizione in ogni sede, senza eccezioni di sorta».
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