di Gabriella Lax - Nel mondo rappresentano un sistema di mobilità diffusa e condivisa. Anche nel nostro Paese, dal primo gennaio scorso, con l'entrata in vigore della legge di bilancio 2020, i monopattini elettrici, possono circolare come le biciclette. Ma in molti insorgono: dall'Asaps si chiedono precise disposizioni del Mit e del Viminale affinchè si chiariscano i dubbi sulla circolazione, le patenti, mentre dalle associazioni consumatori si denuncia l'inadeguatezza delle norme ad assicurare la sicurezza stradale.
- 1. Micromobilità: il nuovo quadro normativo
- 2. I limiti di velocità
- 3. Le stesse regole delle bici
- 4. La sperimentazione in Italia
- 5. Biserni (Asaps): «Dai ministeri servono subito precise disposizioni»
- 6. La dichiarazione di guerra di Codacons
Micromobilità: il nuovo quadro normativo
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Dal punto di vista normativo, il cambiamento è dovuto alla pubblicazione sul supplemento ordinario n. 45/L alla Gazzetta Ufficiale 304 del 30 dicembre 2019 della norma che, all'articolo 75, equipara i monopattini elettrici ai velocipedi, facendo così entrare formalmente in vigore il dm Micromobilità del 4 giugno dello scorso anno che consente la circolazione di questi nuovi veicoli (anche i segway) in ambito urbano e sulle normali sedi stradali, appunto come le biciclette.
I limiti di velocità
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Il testo pubblicato stabilisce che questa equiparazione è riservata solo ai «monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità» definiti dal citato dm del 4 giugno ossia in una potenza massima di 0,5 kW e entro i 20 km/h. Si attua la differenziazione strategica, voluta la ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel campo della micromobilità, che fa una distinzione tra i monopattini elettrici (e i segway con manubrio) rispetto a dispositivi come hoverboard e monowheel, la cui circolazione può essere autorizzata solo in determinate zone definite dai singoli comuni (ad esempio, in aree pedonali e piste ciclabili).
Le stesse regole delle bici
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Per i monopattini elettrici che, fino al 31 dicembre scorso, non avrebbero potuto circolare, pur essendo in 100mila a possederli nel nostro Paese, adesso valgono le stesse regole che ci sono per le bici: non serve la patente o l'assicurazione, neanche per i minorenni e niente casco. È vietata la circolazione solo sui marciapiedi e si potranno parcheggiare solo negli spazi di bici e moto.
La sperimentazione in Italia
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La possibilità di utilizzo di questi mezzi arriva in Italia dopo una lunga e salata serie di sanzioni che hanno toccato tante città: da Bari a Modena, passando per Brescia e Torino. Ed il superamento del problema delle multe è stato l'obiettivo primario connesso all'approvazione dell'emendamento di Italia Viva. La sperimentazione era già partita a Milano, con il posizionamento di 130 segnali stradali nella cintura esterna più altri 80 in aree di particolare pericolosità. Inoltre, Rimini è stata la prima città italiana ad offrire un servizio di noleggio di monopattini elettrici.
Biserni (Asaps): «Dai ministeri servono subito precise disposizioni»
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«Servono subito precise disposizioni da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da parte del ministero dell'Interno, quest'ultimo quale organo di coordinamento in materia di polizia stradale, per le forze dell'ordine che operano su strada». Afferma il presidente Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) Giordano Biserni ed aggiunge «occorre che il Mit chiarisca già oggi se i monopattini possano circolare ovunque, se la patente AM non sia più necessaria neppure per i minorenni, se i circa venti comuni italiani dove è partita la sperimentazione proprio con il Decreto Ministro Trasporti del 4 giugno 2019 ("decreto Toninelli") debbano annullare le proprie delibere e togliere la segnaletica sperimentale, che peraltro è costata soldi ai contribuenti». E, in conclusione, «Preoccupa la possibilità che i monopattini vengano utilizzati fuori dei centri urbani, che l'equiparazione ai velocipedi crei una mentalità improntata alla insicurezza stradale, basti pensare alle strade maltenute in molti comuni che da oggi si troveranno sull'intero territorio comunale monopattini a circolare liberamente».
La dichiarazione di guerra di Codacons
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Mentre l'Asaps, diplomaticamente, presenta della richieste sul tema dei monopattini elettrici, Codacons è già sul piede di guerra. L'associazione dei consumatori minaccia di chiedere alle autorità competenti il blocco dei monopattini elettrici in tutta Italia «poiché al momento le norme entrate in vigore ieri non garantiscono in modo adeguato la sicurezza stradale. Il rischio concreto - spiega il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, - è che il via libera a tale nuovo mezzo di locomozione porti ad un incremento di incidenti con conseguenze anche gravi sul fronte sanitario». Per il presidente Codacons «le disposizioni entrate in vigore dall'1 gennaio da un lato prevedono una serie di limitazioni che sarà materialmente impossibile far rispettare, dall'altro non introducono obblighi a tutela della salute degli utilizzatori dei monopattini: nulla viene detto infatti circa l'obbligo di indossare il caschetto protettivo, che risulta indispensabile in caso di caduta per evitare lesioni e danni fisici». E, conclude Rienzi, «La legge sui monopattini appare lacunosa e carente e non in grado di garantire la sicurezza stradale e l'incolumità dei cittadini; pertanto il Codacons sta valutando le azioni legali da intraprendere per chiedere il blocco dei monopattini elettrici in tutta Italia, almeno fino a che non saranno adottate misure specifiche per tutelare gli utenti della strada».
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