Nella seduta dello scorso 12 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno legge (proposto dal Ministro della Giustizia) che disciplina i nuovi strumenti di prova del reato. Il provvedimento estende la possibilità di prelevare campioni biologici come ad esempio capelli, saliva ecc. per ricostruire il DNA di un soggetto, nel caso in cui il Giudice ritenga tale prova indispensabile per l'accertamento della verità. E' stato quindi stabilito che il prelievo forzoso sarà possibile per i reati puniti con l'ergastolo o con una pena superiore ai tre anni e, per richiederlo sarà indispensabile un provvedimento motivato del Giudice. Per le urgenze è stata data tale possibilità anche ai pubblici ministeri. I risultati avranno piena validità probatoria e le tracce biologiche ottenute da questo controllo verranno messe a confronto con quelle che verranno trovate sui luoghi del delitto al fine di raggiungere la certezza della verità. Il provvedimento si trova ora all'esame del Parlamento.
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