di Gabriella Lax - È stata prorogata fino alla fine del 2020 la sperimentazione per l'Ape sociale, così come previsto dalla legge di Bilancio. A spiegarlo il messaggio n. 163 dell'Inps dal titolo "Riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l'accesso all'APE sociale" (in allegato).
I requisiti per l'Ape sociale
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Dall'Istituto evidenziano che «dal 1° gennaio 2020, possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell'Ape sociale i soggetti che, nel corso dell'anno 2020, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste». In sintesi per poter usufruire di questa indennità occorre avere almeno 63 anni di età e trovarsi in particolari condizioni di disagio (disoccupazione, disabilità o lavoro gravoso) purché si abbiano almeno 30 anni di contributi (36 per il lavoro gravoso).
Il messaggio dell'Inps
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Ma non solo. «Possono altresì presentare domanda tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti, stante il permanere degli stessi, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda. Si ricorda infine che, per non perdere ratei di trattamento, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio in argomento siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste devono presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale.
I fondi
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L'autorizzazione di spesa per la rinnovata Ape sociale «è incrementata di 108 milioni di euro per l'anno 2020, di 218,7 milioni per l'anno 2021, di 184,6 milioni per l'anno 2022, di 124,4 milioni per l'anno 2023, di 57,1 milioni per l'anno 2024 e di 2,2 milioni per l'anno 2025». Ora serve attendere la circolare illustrativa. Infine, l'indennità mensile erogata per 12 mesi l'anno viene data fino al momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione.
Vai alla guida Ape social: cos'è e come funziona
scarica pdf Inps-messaggio-163-2020