di Gabriella Lax - Bollette a 28 giorni, sanzioni per 9 milioni di euro agli operatori telefonici. Secondo Agcom le compagnie non hanno rispettato l'obbligo di rimborso automatico ai clienti, stabilito da una precedente delibera.
- Bollette a 28 giorni, le sanzioni ai singoli operatori
- Bollette a 28 giorni, cosa stabiliva la precedente delibera
- La decisione del Consiglio di Stato
Bollette a 28 giorni, le sanzioni ai singoli operatori
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Sembra una storia infinita quella delle bollette a 28 giorni per gli operatori telefonici. Nello specifico delle sanzioni: a Tim è stata inflitta una sanzione da 3 milioni di euro, a Vodafone Italia da 2,5 milioni di euro, a WindTre da 2 milioni, infine a Fastweb da 1,5.
Bollette a 28 giorni, cosa stabiliva la precedente delibera
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Nella delibera precedente (114/18/Cons) Agcom aveva diffidato le aziende di telco a far venire meno gli effetti dell'illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture, tramite la posticipazione della fattura di un numero di giorni pari a quelli erosi. Il principio di base utilizzato dall'Autorità con la prima delibera era quello dei giorni erosi, che costituiva il quantum ritenuto più semplice in termini di applicazione per i rimborsi.
La decisione del Consiglio di Stato
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Di seguito, è stato appunto il Consiglio di Stato a riconoscere ad Agcom la facoltà di attivare «lo strumento della tutela indennitaria automatica di massa a favore di tutti e ciascun utenti, a fronte di violazioni generalizzate che pregiudicarono una moltitudine di utenti mediante un'unica e identica condotta da parte dei più rilevanti operatori di telefonia». Lo stesso giudice amministrativo di secondo grado statuiva che i rimborsi andavano effettuati in maniera automatica e non solo a chi ne fa richiesta: nel frattempo infatti le aziende di telecomunicazione avevano deciso di adottare misure di compensazione attivabili solo su richiesta dell'utente.
Adesso gli operatori avranno 60 giorni di tempo dalla notifica della sanzione per fare ricorso al Tar.
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