di Gabriella Lax - Attesa ed agognata dai cittadini, adesso è la cosiddetta fase due a ripetersi e ritornare nei programmi della politica. Un fase di incerta collocazione ancora, ma una cosa è certa: sarà un momento molto delicato, al quale bisogna arrivare gradatamente e correndo pochi rischi.
- Fase due, restano le regole da mantenere
- Fase due, uscite per scaglioni, ultimi gli anziani
- Fase due, un'app al posto dell'autocertificazione
Fase due, restano le regole da mantenere
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Tra le poche certezze sul come questa fase due sarà pensata sicuramente la ripartenza dovrà avvenire con la regola del distanziamento sociale e l'uso di mascherine e guanti. E una data, sempre considerando i dati di ammalati e contagi, potrebbe essere quella della prossima scadenza cioè il 4 maggio ossia quello in cui scadrà il nuovo decreto del presidente del Consiglio Conte.
Fase due, uscite per scaglioni, ultimi gli anziani
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In un ritorno graduale alla quotidianità, è facile pensare che gli ultimi a poter uscire saranno gli anziani. Maggiori cautele saranno adottate per le persone con più di 70 anni, in particolare per quelle portatrici di patologie. È allo studio un programma che possa proteggerli dal contagio quando i più giovani ricominceranno a circolare.
Fase due, un'app al posto dell'autocertificazione
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E potrebbe già partire dal 4 prossimo maggio una nuova modalità: l'autocertificazione attualmente utilizzata dai cittadini per gli spostamenti potrebbe essere sostituita da una app in cui bisognerà registrarsi, inserire i dati e situazione sanitaria, specificando se è stato sottoposto a un test sierologico o ad un tampone. Così sarà possibile avere una mappatura della popolazione e un monitoraggio costante degli spostamenti, che possa tutelare chi è maggiormente esposto al virus.
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