Immuni, il progetto vincitore
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Il progetto vincitore è quello della software house milanese Bending Spoons, della rete di lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino e della società di marketing di Milano Jakala. Come ha chiarito Arcudi, si tratterà di un elemento importantissimo per la cosiddetta "Fase 2". Ovviamente verrà prima avviata una sperimentazione in alcune regioni pilota. La speranza è che i cittadini vi possano aderire in massa. E aggiunge Arcudi: «Il sistema di tracciamento dei contatti ci servirà a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare».
Come funziona Immuni
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Immuni, che non sarà obbligatoria, ma scaricabile solo in modo volontario, si compone di due parti. Per essere efficace però dovrà essere scaricata dal 60 per cento degli italiani. Questo sistema di tracciamento dei contatti utilizzerà la tecnologia Bluetooth.
Il meccanismo consentirà di rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro e darà la possibilità di ripercorrere a ritroso tutti gli incontri di una persona risultata positiva al coronavirus, in modo da rintracciare e isolare i potenziali contagiati. L'applicazione, quando viene scaricata, conserva sul dispositivo di ciascun cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino.
Le altre funzioni di Immuni
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Immuni fungerà comunque da diario clinico con tutte le informazioni più rilevanti relative ad singolo utente (quindi sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci) e che dovrebbe essere aggiornato tutti i giorni con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.
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