di Gabriella Lax - Buone notizie per il mondo della scuola: con il mese di settembre potrebbero esserci 62mila nuovi docenti. Il ministro Azzolina vorrebbe avere l'ok entro il 30 aprile per i bandi, per poi entro luglio fare la selezione straordinaria da 24mila cattedre per i precari di lungo corso.
Comitato di esperti per il Piano scuola
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Nelle scorse ore, il ministro Azzolina ha istituito presso il ministero un Comitato di esperti che avrà il compito di formulare le proposte per la scuola in relazione all'emergenza sanitaria ma con lo scopo ultimo di migliorare il sistema di Istruzione nazionale. Toccherà al comitato presentare idee sull'avvio del prossimo anno scolastico, l'innovazione digitale, l'edilizia scolastica, il reclutamento del personale. Si tratta di un gruppo formato da 18 esperti e coordinato dal professor Patrizio Bianchi, ordinario di Economia e Politica industriale presso l'Università di Ferrara.
Lo scontro coi sindacati
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Peccato che l'idea della titolare del Dicastero non trova terreno fertile in una parte della maggioranze e, soprattutto, nei sindacati della scuola. Il primo incontro/scontro virtuale lo scorso venerdì, nel corso dell'informativa: i rappresentanti sindacali hanno abbandonato il tavolo contrariati, dopo aver visionato il materiale oggetto dell'incontro. Avrebbero voluto un confronto politico, ma così non è stato. A ciò si aggiunga il malcontento di LeU e alcuni esponenti del Pd.
Azzolina: bandi entro il 30 aprile
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L'idea del ministro è di bandire prima del 30 aprile i tre concorsi fermi da più di un anno. Si parte con ordinario da 25mila posti per le scuole medie e le superiori; a seguire l'ulteriore concorso, sempre ordinario, da 12.863 posti per infanzia (1.926 disponibilità) e primaria (i restanti 10.937); ed infine lo straordinario da 24mila posti alla secondaria di I e II grado solo per i precari con 3 anni di servizio alle spalle negli ultimi 12. Proprio per quest'ultimo che potrebbe avere 80-100mila partecipanti. E per la natura semplificata rispetto agli altri due potrebbe portare ad avere i vincitori con l'immissione in ruolo già dal mese di settembre.
Si pensa ad una prova scritta di 80 quesiti a risposta multipla e una valutazione dei titoli. Da qui le scintille coi sindacati che preferiscono una selezione basata solo sui requisiti già in possesso degli aspiranti docenti. • Foto: 123rf.com