di Lucia Izzo - Nella giornata del 26 aprile, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19 nella cosiddetta "fase due".
Il premier si è soffermato sull'importanza di mantenere ancora la distanza sociale, anche in ambito familiare, e a tal fine ha sottolineato che sarà fondamentale utilizzare dispositivi di protezione individuale.
Per approfondimenti: Coronavirus: inizia la fase 2
- Mascherine obbligatorie, anche auto-prodotte
- Spostamenti: possibile incontrare i congiunti
- Attività all'aperto
- Cerimonie religiose e luoghi di culto
- Negozi e ristoranti: chi apre e chi resta chiuso
- Sport ed eventi
- Istruzione
- Trasporti garantiti
Mascherine obbligatorie, anche auto-prodotte
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In dettaglio, sull'intero territorio nazionale sarà obbligatorio usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
Potranno essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. Il Presidente Conte ha annunciato la firma da parte del Commissario Arcuri dell'ordinanza che fissa ad un massimo di 0,50 € il prezzo delle cosiddette mascherine chirurgiche.
Spostamenti: possibile incontrare i congiunti
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Per quanto riguarda gli spostamenti, saranno consentiti solo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sarà possibile anche vedere i familiari: il decreto precisa, infatti, che si considerano necessari anche gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie.
Rimane il divieto di trasferirsi o spostarsi in altre regioni, sia con mezzi di trasporto pubblici che privati, rispetto a quella in cui ci si trova attualmente, "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute". Viene tuttavia consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Obbligatorio l'utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici.
Chi rimane a casa
I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) dovranno rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.
Inoltre, rimane il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.
Attività all'aperto
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Rimane vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati, dunque niente raggruppamenti di persone in strada o a casa di amici. Ammesso l'accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, purché senza assembramenti e mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Affinché sia fatto rispettare il distanziamento sociale, i sindaci vengono autorizzati a disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto delle previsioni. Restano chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini e non sarà consentito neppure svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto.
Il decreto apre alle attività sportive e motorie: quindi ok a passeggiate, jogging, andare in bicicletta anche non in "prossimità dell'abitazione", purché tali attività siano svolte individualmente, ovvero con un accompagnatore in caso di minori o persone non completamente autosufficienti. Tuttavia, rimane comunque la necessità di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
Cerimonie religiose e luoghi di culto
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Le chiese potranno rimanere aperte, ma a condizione di adottare misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Tuttavia, le cerimonie religiose sono sospese (niente messa), ma da Palazzo Chigi fanno sapere che, già nei prossimi giorni, si studierà un protocollo per consentire quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.
Potranno svolgersi cerimonie funebri, ma saranno necessarie precauzioni: in primis, sarà consentita esclusivamente la partecipazione dei congiunti e potranno prendervi parte massimo 15 persone; la funzione dovrà tenersi preferibilmente all'aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Negozi e ristoranti: chi apre e chi resta chiuso
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Sono ancora sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ma rimane possibile effettuare la consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto.
Il D.P.C.M. apre all'asporto: sarà consentito (oltre al delivery) anche il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio.
A partire dal 4 maggio potranno quindi riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all'ingrosso. Per queste categorie, già a partire dal 27 aprile sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori.
Rimangono sospese (fino al 18 maggio secondo le indicazioni del premier) le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per quelle indicate nell'allegato 1 del decreto. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
Rimangono sospese le attività inerenti servizi alla persona, quindi rimarranno ancora chiusi parrucchieri, barbieri ed estetisti per la cui riapertura è prevista la data del 1° giugno.
Sport ed eventi
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Rimangono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Tuttavia, allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, saranno consentite le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali.
Sul punto si attende l'emanazione di apposite Linee-Guida predisposte su proposta del CONI ovvero del CIP, e validate dal comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida. Rimangono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici.
Chiuse palestre e centri ricreativi
Rimangono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
Eventi, spettacoli e manifestazioni pubbliche
Sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato. Inoltre, sono sospese le cerimonie civili e religiose.
Sono dunque vietate le feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, nonché eventi di qualunque tipologia ed entità. Restano chiusi cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.
Sono anche sospesi i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'art. 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio. Secondo la tabella di marcia messa in atto dal Governo, la data per la loro riapertura potrebbe essere il 18 maggio.
Istruzione
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Rimangono chiuse le scuole e le università, salvo in ogni caso lo svolgimento di attività formative a distanza. Saranno ancora sospesi, infatti, i servizi educativi per l'infanzia, le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati.
Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado
Sono esclusi dalla sospensione i corsi di formazione specifica in medicina generale, mentre i corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica potranno in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza.
Ovviamente, restano ancora sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Via libera a esami e tirocini, riaprono le biblioteche
Nelle università, nelle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca potranno essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni, e sarà altresì consentito l'utilizzo di biblioteche, a condizione che vi sia un'organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione.
Trasporti garantiti
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Quanto ai trasporti, il testo si limita a prevede che il Presidente della Regione disponga la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l'emergenza COVID-19 sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.
L'erogazione dovrà comunque essere modulata in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti. Per le medesime finalità il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto adottato di concerto con il Ministro della salute, potrà disporre, al fine di contenere l'emergenza sanitaria da COVID-19, riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto, anche internazionale, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo e nelle acque interne, anche imponendo specifici obblighi agli utenti, agli equipaggi, nonché ai vettori e agli armatori.
Scarica pdf D.P.C.M. 26 aprile 2020• Foto: 123rf.com