di Gabriella Lax - In caso di sanatoria per il lavoro irregolare, il datore di lavoro deve impegnarsi a pagare il contributo forfettario dovuto a titolo retributivo, contributivo e fiscale entro dieci giorni dalla pubblicazione del decreto che ne fisserà le modalità di calcolo e versamento. I chiarimenti arrivano dal messaggio Inps n 2327 del 4 giugno 2020 (in allegato).
- Sanatoria lavoro irregolare
- Requisiti reddituali
- Compilazione del modello F24 e versamento del contributo forfettario
Sanatoria lavoro irregolare
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È stato il decreto Rilancio ad introdurre la sanatoria per i lavoratori irregolari (vedi anche Decreto rilancio: come funziona la sanatoria per i migranti). La sanatoria riguarda solo quei settori di attività, in cui il fenomeno del lavoro irregolare è presente in misura preponderante: agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona; lavoro domestico.
Requisiti reddituali
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La domanda dovrà essere presentata all'Inps; nel caso in cui riguarda extracomunitari invece allo sportello unico per l'immigrazione. C'è un requisito di reddito non inferiore a 30 mila euro per i settori agricoltura, allevamento, ecc., e non inferiore a 20/27 mila per i domestici. Inoltre, l'Istituto chiarisce che il reddito non deve essere inferiore a 20 mila euro annui se il nucleo familiare è composto da un solo soggetto (percettore di reddito); se il nucleo è composto da più soggetti, il reddito deve essere almeno di 27 mila euro annui. Al raggiungimento dei limiti si sommano anche i redditi del coniuge e/o dei parenti entro il 2° grado, anche se non conviventi.
Compilazione del modello F24 e versamento del contributo forfettario
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I datori di lavoro interessati dovranno inoltrare l'istanza per la dichiarazione della sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare previo pagamento di un contributo forfettario di 500,00 euro per ciascun lavoratore.
Per consentire il pagamento dei contributi forfettari tramite il modello "F24 Versamenti con elementi identificativi", l'Agenzia delle entrate, ha istituito il codice tributo "REDT", denominato "Datori di lavoro - contributo forfettario 500 euro.
I datori di lavoro interessati dovranno attenersi alle seguenti regole per la compilazione del modello F24: nella sezione "CONTRIBUENTE" devono essere indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del datore di lavoro; nella sezione "ERARIO ED ALTRO" devono essere indicati:nel campo "tipo", la lettera "R"; nel campo "elementi identificativi", il codice fiscale del lavoratore ovvero, in mancanza, il numero di passaporto o di altro documento equipollente del lavoratore stesso. Se tale numero è composto da più di 17 caratteri, si riportano solo i primi 17; nel campo "codice", il codice tributo "REDT"; nel campo "anno di riferimento", il valore "2020"; nel campo "importi a debito versati", il contributo forfettario dovuto, nella misura di 500,00 euro.
Lo stesso datore di lavoro nella domanda di emersione deve dichiarare, a pena di inammissibilità della stessa, di aver provveduto al pagamento del suddetto contributo forfettario di 500,00 euro ed indicare la data di pagamento.
Infine, il datore di lavoro è tenuto al pagamento di un contributo forfettario relativo alle somme dovute a titolo retributivo, contributivo e fiscale, la cui determinazione e modalità di pagamento saranno stabilite con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, con il Ministro dell'Interno ed il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
In attesa dell'emanazione del suddetto decreto interministeriale, il datore di lavoro deve dichiarare nella domanda di emersione di impegnarsi a pagare il contributo di cui sopra entro dieci giorni dalla data di pubblicazione del predetto decreto.
Scarica pdf messaggio Inps n. 2327/2020• Foto: 123rf.com