Ufficiale l'avvio del PPT
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Ufficialmente al via il processo penale telematico. E' stato pubblicato, infatti, il decreto ministeriale, firmato dal ministro Bonafede che consente il deposito telematico di memorie e istanze delle difese presso il pubblico ministero che abbia concluso le indagini preliminari. Lo comunica via Arenula in una nota.
"Grazie a questo provvedimento - si legge nella nota del Ministero della Giustizia - l'ufficio che ha avanzato richiesta per l'attivazione del deposito digitale potrà per la prima volta in Italia ricevere, con valore legale, per via telematica le memorie e le istanze successive alla conclusione delle indagini preliminari e gli avvocati potranno operare tali depositi senza produrre e depositare ulteriormente il cartaceo".
Dal 25 giugno valore legale
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Il primo ufficio a chiedere l'attivazione è stata la Procura della Repubblica di Napoli. Il deposito telematico degli atti, che al momento è facoltativo, avrà valore legale a partire dal 25 giugno.
Il Processo Penale Telematico è un obiettivo fissato dal legislatore per massimizzare la funzionalità del sistema "e da tempo il ministero della Giustizia è impegnato per realizzare le infrastrutture necessarie e per diffondere capillarmente la cultura del digitale, grazie anche allo sforzo profuso dal personale degli uffici giudiziari e della Direzione Generale dei Sistemi Informativi e Automatizzati (Dgsia)" prosegue la nota.
Esperienza pilota a Napoli
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"La diffusione su tutto il territorio dell'esperienza pilota della Procura della Repubblica di Napoli, che il ministro Bonafede ringrazia per la disponibilità, con i successivi decreti che a breve seguiranno e con l'ampliamento della digitalizzazione a ulteriori settori del procedimento e del processo penali, rappresenteranno i successivi passi di un percorso ormai irreversibile" si legge.
"Si tratta di un passaggio fondamentale per l'ottimizzazione della giustizia e per la compressione dei tempi. Nei nostri piani, un avvocato, dal suo studio, potrà compiere tante di quelle azioni per cui prima doveva necessariamente recarsi in tribunale - ha commentato Bonafede - Questo è ancora più significativo nell'ottica della nuova fase dell'emergenza Covid".
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