Giro di vite nei confronti di chi usa prepotenza alla guida dell'auto. Ad operarlo e' la Corte di Cassazione, che sottolinea come tagliare la strada in auto costituisca vera e propria violenza privata punibile perfino con la reclusione. In questo modo la quinta Sezione penale (sentenza 42276) ha reso a definitiva la condanna a 15 giorni di reclusione per il reato di violenza privata a Sandro T., un 46enne di Udine che in autostrada si era messo a fare l'arrogante alla guida della sua Porsche, tagliando la strada ad un altro conducente, Maurizio B., costretto a brusche frenate. Secondo la Suprema Corte, che ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'automobilista udinese, configura violenza privata 'la condotta del conducente di autovelicolo, il quale compia deliberatamente manovre insidiose al fine di interferire con la condotta di guida di altro utente della strada, realizzando cosi' una privazione della liberta' di determinazione e di azione della persona offesa'. Sandro T. e' stato inoltre condannato ad una multa di 300 euro per ingiuria per aver fatto anche un gestaccio con il dito medio della mano all'altro automobilista.
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