L'assemblea di palazzo Madama ha approvato, con 154 voti favorevoli, 111 contrari e 4 astenuti, l'art. 12 della legge comunitaria, modificato da un emendamento presentato dai senatori dei Verdi Gianpaolo Silvestri. L'art. 12 recepisce una direttiva comunitaria sulle norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiati. Il Senato ha cancellato un passaggio dell'articolo che prevedeva di tenere conto, nella scelta delle opzioni previste dalla direttiva, di quelle piu' aderenti al disposto dell'art. 10 della Costituzione. Rimane, invece ferma la norma relativa al caso in cui 'il richiedente asilo sia cittadino di un Paese terzo sicuro, ovvero, se apolide, vi abbia in precedenza soggiornato abitualmente, ovvero provenga da un Paese di origine sicuri, prevedere che la domanda di asilo e' dichiarata infondata, salvo che siano invocati gravi motivi per non ritenere sicuro quel Paese nelle circostanze specifiche in cui si trova il richiedente'. A queste norme si e' aggiunto un emendamento presentato dal sen. Silvestri che spiega: 'Tra i gravi motivi possono essere comprese gravi discriminazioni e repressioni di comportamenti riferiti al richiedente e che risultano oggettivamente perseguiti nel Paese di origine o di provenienza e non costituenti reato per l'ordinamento italiano'. La parola 'oggettivamente' e' stata inserita su richiesta del presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani.
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