La proposta del direttore dell'Agenzia delle entrate Ruffini per rivoluzionare tutti gli adempimenti: abolire il sistema di saldo e acconto a favore di un prelievo diretto

La rivoluzione del Fisco

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Rivoluzionare il meccanismo attuale di acconti e saldi, cambiando il calendario delle scadenze. Abolire il sistema di saldo e acconto a favore di un prelievo diretto. Questa l'idea di Ernesto Ruffini, direttore dell'Agenzia delle entrate come spiega in un'intervista al Messaggero.

Ma in che modo attuare questa riforma? Attraverso un sistema di tasse mensili (o trimestrali), il cui pagamento avverrebbe in automatico (già comprensivo di compensazioni e crediti).

La ratio del cambiamento è quella di rendere più facile la vita ai contribuenti evitando così il nodo delle scadenze, soggette ogni anno a slittamenti in base alle esigenze dei cittadini o dell'erario. Un'idea che arriva a puntino dopo la mancata proroga delle scadenze fiscali che ha suscitato le ire funeste di commercialisti e contribuenti.

La proposta di Ruffini

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Ruffini propone l'inizio di quello che potrebbe essere il secondo capitolo della riforma fiscale. Se si considerano solo i versamenti che scadono il 31 luglio di quest'anno, sono ben 142 (quest'anno aggravate dalle pratiche legate all'emergenza Covid).

La proposta del direttore prevede la riduzione del numero dei versamenti da un minimo di 4 a un massimo di 12 e di rendere tutto automatizzato grazie all'aiuto della tecnologia, ovviamente col consenso dei contribuenti. Così facendo afferma Ruffini «È possibile cancellare tutto il meccanismo attuale di acconti e saldi, nonché la ritenuta sui redditi di lavoro autonomo ed evitando così a monte il sorgere di crediti di imposta versata in più che il fisco dovrebbe poi rimborsare». Un modo per evitare anche i problemi di liquidità che il sistema di saldi e acconti a volte causa alle partite Iva.

Le reazioni

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Per il viceministro dell'Economia Antonio Misiani, si tratta di «Una proposta interessante ed è uno dei temi su cui è necessario fare un lavoro di approfondimento».

C'è apertura anche da parte del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che al Messaggero dice: «L'avvocato Ruffini delinea uno scenario di profonda trasformazione del nostro sistema fiscale, sospinta dall'innovazione tecnologica. Bisogna approfondirlo e discuterne con attenzione».


Foto: 123rf.com
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