Scuole, mancano gli spazi
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La riapertura delle scuole ad un mese dalla fatidica data diventa soprattutto una questione di spazi e di distanziamenti. E che succede se gli spazi per tutti non ci sono? Accade che le scuole respingono le iscrizioni. Molte famiglie si sono viste rifiutata la richiesta di iscrizione tardiva per carenza di spazio. Un problema che riguarda soprattutto i grandi centri storici.
Il principio è, come ricordato dal direttore dell'Usr Lazio, Rocco Pinneri, che «nessuna delibera può comportare la violazione di un diritto costituzionalmente garantito». E poi c'è la circolare del ministero che invita «le istituzioni scolastiche a farsi parte attiva nell'aiutare la famiglia a trovare un'altra sistemazione consona anche attraverso il supporto degli ambiti territoriali degli Usr». E, dall'altro, si ricorda che «resta in ogni caso fermo il dovere di assicurare il diritto all'istruzione».
Scuola, se non ci sono spazi ok alle mascherine
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E se nelle scuole non c'è distanziamento, basterà usare le mascherine. Questo il contenuto del verbale del Comitato tecnico scientifico dopo la riunione del 12 agosto, che, come riporta il Corriere della Sera, ha stabilito che «nelle situazioni temporanee in cui fosse impossibile garantire il prescritto distanziamento fisico», si potrà indossare la mascherina. E il mondo della scuola insorge, sindacati in primis.
L'appello di Mastella
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Dalla sua pagina Facebook
, sul tema era intervenuto il sindaco di Benevento Clemente Mastella, sottolineando come avesse «fatto bene il ministero della pubblica istruzione a ricordare che il diritto alla istruzione viene prima di qualsiasi emergenza. Molte famiglie che vengono dalle paritarie o magari hanno cambiato residenza per motivi di lavoro, si sono viste respingere l'istanza di iscriversi ad altre scuole, per mancanza di spazi. Pur comprendendo le difficoltà, non si può rifiutare l'iscrizione». • Foto: 123rf.com