Il Consiglio dei Ministri nella riunione di oggi ha affrontato il tema della violenza negli stadi. Il tragico evento della morte dell'Ispettore Raciti ha reso infatti necessario intervenire attraverso una energica opera di prevenzione e repressione di comportamenti particolarmente violenti.
Il decreto-legge prevede in particolare che le partite andranno giocate a porte chiuse in quegli impianti che non risultano ancora a norma (anche se è previsto lo snellimento delle procedure per adeguare gli impianti.) mentre sarà vietata la vendita in blocco di biglietti per i tifosi in trasferta.
Il decreto prevede anche pene severe per contrastare il fenomeno della violenza: è prevista la reclusione da uno a quattro anni per chi lancia o utilizza negli stadi o nelle immediate adiacenze razzi, bengala, petardi, fumogeni, bastoni od oggetti contundenti (la pena è aumentata in caso di danni alle persone e di sospensione della partita).
E' inoltre prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 500 a 2000 euro per chi viene trovato in possesso dei predetti mezzi atti a offendere. Per questo genere di delitti inoltre l'ambito della flagranza è ampliato a 48 ore.
Tra le altre misure adottate dal governo vi è l'applicabilità di misure di prevenzione anche a persone indiziate di aver agevolato manifestazioni di violenza; la previsione della pena della reclusione da cinque a quindici anni per il reato di violenza a pubblico ufficiale commesso da gruppi con armi o mezzi atti a offendere; l'inasprimento del divieto per le società sportive di corrispondere agevolazioni a soggetti condannati o ad associazioni di cui fanno parte i medesimi soggetti.
Alte misure di prevenzione sono oggetto di un separato disegno di legge che prevede l'organizzazione di iniziative .per promuovere nelle scuole i valori della cultura sportiva, la redazione di un codice di autoregolamentazione per le trasmissioni televisive e radiofoniche di avvenimenti calcistici e relativi commenti e l'abbassamento a 7.500 spettatori della soglia minima sancita nelle norme di sicurezza.
Il decreto-legge prevede in particolare che le partite andranno giocate a porte chiuse in quegli impianti che non risultano ancora a norma (anche se è previsto lo snellimento delle procedure per adeguare gli impianti.) mentre sarà vietata la vendita in blocco di biglietti per i tifosi in trasferta.
Il decreto prevede anche pene severe per contrastare il fenomeno della violenza: è prevista la reclusione da uno a quattro anni per chi lancia o utilizza negli stadi o nelle immediate adiacenze razzi, bengala, petardi, fumogeni, bastoni od oggetti contundenti (la pena è aumentata in caso di danni alle persone e di sospensione della partita).
E' inoltre prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 500 a 2000 euro per chi viene trovato in possesso dei predetti mezzi atti a offendere. Per questo genere di delitti inoltre l'ambito della flagranza è ampliato a 48 ore.
Tra le altre misure adottate dal governo vi è l'applicabilità di misure di prevenzione anche a persone indiziate di aver agevolato manifestazioni di violenza; la previsione della pena della reclusione da cinque a quindici anni per il reato di violenza a pubblico ufficiale commesso da gruppi con armi o mezzi atti a offendere; l'inasprimento del divieto per le società sportive di corrispondere agevolazioni a soggetti condannati o ad associazioni di cui fanno parte i medesimi soggetti.
Alte misure di prevenzione sono oggetto di un separato disegno di legge che prevede l'organizzazione di iniziative .per promuovere nelle scuole i valori della cultura sportiva, la redazione di un codice di autoregolamentazione per le trasmissioni televisive e radiofoniche di avvenimenti calcistici e relativi commenti e l'abbassamento a 7.500 spettatori della soglia minima sancita nelle norme di sicurezza.
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