Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 26 febbraio scorso) ha reso noto che per garantire una maggiore tutela della riservatezza dei malati, ha predisposto un richiamo alle strutture ospedaliere al fine di assicurare l'adozione di una serie di interventi per offrire un servizio più rispettoso dei diritti e della dignità del malato. L'Autorità Garante è intervenuta sulla questione dopo che alcuni pazienti si erano lamentati di una prassi negli ospedali dove ad esempio gli operatori, dopo aver fatto compilare i moduli ai pazienti, chiedono la conferma delle malattie ivi indicate dinanzi ad altre persone. Ma ancora. Altri pazienti hanno lamentato il recapito a casa dall'ospedale pediatrico del referto medico del figlio in busta chiusa, sulla quale era però apposto un timbro con il nome del reparto, il tipo di esame effettuato, nonché la patologia. Sul punto ad esempio il Garante ha precisato che per una migliore tutela della privacy, la consegna dei referti deve avvenire in una busta chiusa senza alcuna indicazione esterna che permetta l'associazione tra malato e patologia.
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