Da un sondaggio telefonico condotto dal Consulcesi (associazione che tutela i diritti dei medici coinvolti ingiustamente in casi di malpractice ) è emerso che in Italia il 53 % dei medici è favorevole all'eutanasia. Al di la delle divergenze dettate prevalentemente da motivazioni di carattere religioso, il 73 % dei camici bianchi sembra concordare sulla necessità "di una legge sul libero arbitrio del medico in materia di obiezione di coscienza". Il Presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella, ha spiegato che attraverso il sondaggio si voleva capire "cosa davvero pensa dell'eutanasia chi sarebbe chiamato a staccare materialmente la spina. Crediamo - aggiunge - che la classe politica debba prendere atto di quanto emerso dalla ricerca e affrontare concretamente il tema in sede legislativa: i dati rilevati danno voce al 73,69% dei medici che avvertono la necessità di un disegno di legge in materia, capace di tutelare il medico nella tutela stessa del paziente e nel rispetto della sua volontà". Sul tema è intervenuto anche l'ex Presidente del Tar Lazio Raffaele Juso, nonché docente di diritto amministrativo presso La Sapienza di Roma il quale ha ricordato che "l'opinione, seppur legittima, dei medici si scontra con il codice penale e finché non verrà abolito il reato di omicidio di consenziente, l'eutanasia attiva non sarà possibile".
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