Dopo l'approvazione al Senato delle nuove norme contro la violenza negli stadi iniziano tempi più difficili per i tifosi più "irrequieti". Anche per la sola apposizione di striscioni che incitano alla violenza o che contengono insulti o minacce possono scattare le manette (sono previsti fino a cinque anni di reclusione).
Ma vediamo quali sono le principali novità.
Il nuovo decreto inasprisce le pene contro chi si rende responsabile di azioni violente contro i pubbcli ufficiali in servizio durante le partite.
Chi provoca loro lesioni gravi può abdare incontro ad un apena della reclusione da 4 a 10 anni. Se poi le lesioni sono gravissime la pena aumenta (da 8 a 10 anni).
Pene più gravi inoltre sono previste per il lancio di oggetti che possono costituire un pericolo per le persone.
Per quanto riguarda i club degli ultra' "i contratti e le convenzioni stipulati con associazioni legalmente riconosciute che abbiano tra i propri associati persone a cui e' stato notificato il divieto" di accedere alle manifestazioni sportive "sono sospesi per la durata di tale divieto, salvo che intervengano l'espulsione delle persone destinatarie del divieto e la pubblica dissociazione dai comportamenti che lo hanno determinato".
Novità anche per quanto riguarda la possibilità di procedere all'arresto differito. Passa da 36 a 48 ore la possibilita' di arrestare in flagranza di reato. Per quanto riguarda gli stati che non risultano ancora a norma le partite potrenno essere giocate "in assenza di pubblico" con la sola deroga per chi abbia acquistato l'abbonamento annuale prima del decreto e sempre che gli stadi abbiano realizzato almeno le misure di sicurezza più significative.
Resta fermo il divieto per le societa' di vendere biglietti in blocco alle societa' ospiti e il singolo tifoso non potrà acquistare più di 4 biglietti.
Saranno naturalmente più rigorosi i controlli agli ingressi degli stadi e potrà essere impedito l'accesso a chi non è munito di un documento di identità. Anche chi ha il dovere di vigilare richia sanzioni da 5 mila a 20 mila euro se non effettua i necessari controlli.
Chi poi si è reso responsabile di comportamenti violenti, anche se minorenne, può essere diffidato dall'assistere agli eventi sportivi. Negli stadi, infine, sarà possibile avvalersi di personale non appartenente alle forze dell'ordine.
Ma vediamo quali sono le principali novità.
Il nuovo decreto inasprisce le pene contro chi si rende responsabile di azioni violente contro i pubbcli ufficiali in servizio durante le partite.
Chi provoca loro lesioni gravi può abdare incontro ad un apena della reclusione da 4 a 10 anni. Se poi le lesioni sono gravissime la pena aumenta (da 8 a 10 anni).
Pene più gravi inoltre sono previste per il lancio di oggetti che possono costituire un pericolo per le persone.
Per quanto riguarda i club degli ultra' "i contratti e le convenzioni stipulati con associazioni legalmente riconosciute che abbiano tra i propri associati persone a cui e' stato notificato il divieto" di accedere alle manifestazioni sportive "sono sospesi per la durata di tale divieto, salvo che intervengano l'espulsione delle persone destinatarie del divieto e la pubblica dissociazione dai comportamenti che lo hanno determinato".
Novità anche per quanto riguarda la possibilità di procedere all'arresto differito. Passa da 36 a 48 ore la possibilita' di arrestare in flagranza di reato. Per quanto riguarda gli stati che non risultano ancora a norma le partite potrenno essere giocate "in assenza di pubblico" con la sola deroga per chi abbia acquistato l'abbonamento annuale prima del decreto e sempre che gli stadi abbiano realizzato almeno le misure di sicurezza più significative.
Resta fermo il divieto per le societa' di vendere biglietti in blocco alle societa' ospiti e il singolo tifoso non potrà acquistare più di 4 biglietti.
Saranno naturalmente più rigorosi i controlli agli ingressi degli stadi e potrà essere impedito l'accesso a chi non è munito di un documento di identità. Anche chi ha il dovere di vigilare richia sanzioni da 5 mila a 20 mila euro se non effettua i necessari controlli.
Chi poi si è reso responsabile di comportamenti violenti, anche se minorenne, può essere diffidato dall'assistere agli eventi sportivi. Negli stadi, infine, sarà possibile avvalersi di personale non appartenente alle forze dell'ordine.
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