Il Ministero dell'Interno ha emanato una circolare con la quale si propone l'obiettivo di individuare regole comuni, dal Nord al Sud Italia, per la concessione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale alle vittime di tratta e riduzione in schiavitù.
Nel provvedimento è stabilito che il Questore qualora accerti situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti di uno straniero, può valutare autonomamente la situazione di concreto pericolo per la sua incolumità e, ove questa sussista, prescindendo dalla sua disponibilità a denunciare o a collaborare, può procedere al rilascio, nel più breve tempo possibile, del permesso di soggiorno.
Il Questore può anche decidere di concedere il permesso di soggiorno per protezione umanitaria su segnalazione dei Servizi sociali, degli Enti locali o delle Associazioni, Enti o altri organismi privati i quali nel corso dei loro interventi abbiano rilevato situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti dello straniero.
Nel provvedimento è stabilito che il Questore qualora accerti situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti di uno straniero, può valutare autonomamente la situazione di concreto pericolo per la sua incolumità e, ove questa sussista, prescindendo dalla sua disponibilità a denunciare o a collaborare, può procedere al rilascio, nel più breve tempo possibile, del permesso di soggiorno.
Il Questore può anche decidere di concedere il permesso di soggiorno per protezione umanitaria su segnalazione dei Servizi sociali, degli Enti locali o delle Associazioni, Enti o altri organismi privati i quali nel corso dei loro interventi abbiano rilevato situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti dello straniero.
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