Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 12 febbraio scorso) ha stabilito che non è possibile installare sistemi biometrici di rilevazione delle impronte per disciplinare gli ingressi in aula di praticanti avvocati che seguono i corsi di formazione forense, per evitare assembramenti e/o code o scoraggiare abusivi scambi di tesserini.
Nel provvedimento, il Garante, ha precisato che l'uso delle impronte digitali (se può essere giustificato per obiettive e documentate esigenze di sicurezza di beni e persone in situazioni di elevato rischio), non può ritenersi lecito per generiche esigenze di sicurezza e di ausilio al rispetto delle regole scolastiche.
L'Autorità ha quindi precisato che verifiche più rispettose della sfera personale degli individui possono essere disposte, ad esempio, attraverso l'utilizzazione di tesserini magnetici o controlli a vista dei partecipanti.
Nel provvedimento, il Garante, ha precisato che l'uso delle impronte digitali (se può essere giustificato per obiettive e documentate esigenze di sicurezza di beni e persone in situazioni di elevato rischio), non può ritenersi lecito per generiche esigenze di sicurezza e di ausilio al rispetto delle regole scolastiche.
L'Autorità ha quindi precisato che verifiche più rispettose della sfera personale degli individui possono essere disposte, ad esempio, attraverso l'utilizzazione di tesserini magnetici o controlli a vista dei partecipanti.
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