La Cia (Confederazione italiana agricoltori) ha reso noto che nel primo trimestre del 2008 sono diminuiti gli acquiti dei prodotti agroalimentari da parte delle famiglie italiane, con una flessione dello 0,4 per cento. La Cia spiega, senza mezzi termini, che 'sulle nostre tavole continuano ad esserci sempre meno pane e pasta. Nel primo trimestre 2008 c'e' stato un calo degli acquisti, rispettivamente, del 4,5 e del 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una flessione che ha praticamente interessato tutti i prodotti alimentari (meno 0,4 per cento)' IL crollo a quanto pare riguarda anche gli ortaggi (meno 5,5 per cento), l'olio d'oliva (meno 5,0 per cento), la carne bovina (meno 3,4 per cento), la frutta (meno 1,8 per cento), la carne suina e i salumi (meno 0,2 per cento). Di segno opposto invece i consumi di latte e derivati, vino, carne avicola e spumante i cui consumi risultano in aumento. Secondo la Cia 'Per pane e pasta e' un crollo nei consumi che ormai si protrae da oltre un anno. In particolare, il pane durante il 2007 aveva avuto un calo del 6,3 per cento, al quale, tuttavia, si era contrapposta una crescita del 3,5 per cento dei cosiddetti 'sostituti' (crackers, grissini, panetti, crostini e fette biscottate) e dell'1,6 per cento dei prodotti per la prima colazione e dei dolciumi' . Per la pasta, continua la Cia, nel 2007 si era registrato un calo delle vendite pari al 2,6 per cento, con punte del 5/6 per cento subito dopo l'estate.
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