Al termine della 'Prima conferenza nazionale della professione medica', promossa dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (FnomCeo), la maggioranza delle organizzazioni mediche - societa' scientifiche, sindacati, Ordini professionali, associazioni - hanno messo a punto la proposta di introdurre in Italia una norma specifica per definire la 'colpa medica' in campo penale. I camici bianchi chiedono che si possa valutare la responsabilità medica in modo specifico, senza ledere il diritto dei cittadini a un giusto riconoscimento del danno subito. Ciò che si è voluto sottolineare è l'urgenza di attuare le indicazioni gia' dettate dalla Conferenza Stato-Regioni per la prevenzione degli errori medici. Tra queste indicazioni vi è anche l'introduzione del 'risk manager', ossia di una figura incaricata del controllo del rischio, e la messa a punto di strumenti per il risarcimento dei pazienti danneggiati attraverso procedure stragiudiziali. Ma non basta, i medici chiedono anche altre innovazioni giuridiche. "Stiamo preparando - spiega Amedeo Bianco, presidente della FnomCeo - una proposta molto articolata, basata sulle sentenze gia' emanate in materia. Il nostro obiettivo non e' avere un salvacondotto ma fare in modo che si evitino problemi legati al rischio clinico, come ad esempio un incremento della cosiddetta medicina difensiva, che porta i medici ad evitare a volte anche interventi necessari ma rischiosi". La Federazione ha gia' incaricato un pool di esperti per analizzare il problema della responsabilità penale del medico. Ciò che si rende necessario è individuare nuovi profili per il riconoscimento della colpa e definire meglio le problematiche legate al consenso informato. I medici affermano che il fenomeno della medicina difensiva e' sempre piu' evidente ed occorre contrastarlo puntando alla prevenzione del rischio. Ciò può avvenire favorendo la collaborazione di piu' competenze e facendo in modo che la valutazione dell'errore diventi uno strumento per migliorare la qualita' dei professionisti e delle organizzazioni. In quest'ottica andrebbe anche reso operativo l'obbligo per tutte le strutture socio-sanitarie di offrire una copertura economica per il risarcimento della responsabilita' professionale di tutti i professionisti, dipendenti e convenzionati e per tutte le attivita' svolte nelle strutture. Secondo i medici sarebbe anche auspicabile la creazione di un Osservatorio nazionale con il compito di raccogliere i dati regionali sul fenomeno della malpractice.
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