È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre scorso, il decreto-legge n. 158 ad oggetto "Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali" proposto dal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Il decreto ha lo scopo di ridurre il disagio abitativo e di favorire, in attesa della realizzazione delle misure e degli interventi previsti dal Piano nazionale di edilizia abitativa, il passaggio da casa a casa per le categorie sociali con reddito annuo lordo complessivo inferiore a € 27 mila, che siano o che abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap (con invalidità superiore al 66 per cento), purché non in possesso di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza.
La sospensione degli sfratti si applica anche ai conduttori aventi figli fiscalmente a carico.
Alla luce del provvedimento, l'esecuzione degli sfratti per finita locazione degli immobili adibiti ad uso abitativo (già sospesa fino al 15 ottobre 2008) è ulteriormente differita al 30 giugno 2009, limitatamente però ai Comuni capoluogo delle aree metropolitane e ai comuni ad alta tensione abitativa con essi confinanti.
Il decreto ha lo scopo di ridurre il disagio abitativo e di favorire, in attesa della realizzazione delle misure e degli interventi previsti dal Piano nazionale di edilizia abitativa, il passaggio da casa a casa per le categorie sociali con reddito annuo lordo complessivo inferiore a € 27 mila, che siano o che abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap (con invalidità superiore al 66 per cento), purché non in possesso di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza.
La sospensione degli sfratti si applica anche ai conduttori aventi figli fiscalmente a carico.
Alla luce del provvedimento, l'esecuzione degli sfratti per finita locazione degli immobili adibiti ad uso abitativo (già sospesa fino al 15 ottobre 2008) è ulteriormente differita al 30 giugno 2009, limitatamente però ai Comuni capoluogo delle aree metropolitane e ai comuni ad alta tensione abitativa con essi confinanti.
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