L'impatto della crisi economica si fa sentire anche sulle spese che i cittadini solitamente affrontano per la propria salute. E i primi segnali arrivano dal mondo dell'odontoiatria. I professionisti dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) ha infatti chiesto di rivedere gli studi di settore che li riguardano tenendo conto del fatto che molti cittadini rinunciano alle cure odontoiatriche e le visite sono diminuite. Lassociazione che conta più di 22mila iscritti ha denunciato le difficoltà della categoria dovute da un lato alla riduzione del lavoro e dall'altro alla necessità di far fronte ai nuovi impegni che scaturiscono dall'obbligo di Educazione continua in medicina (Ecm) introdotto con la finanziaria 2008. L'Andi segnala che nei giorni scorsi si è tenuta a Roma presso il ministero dell'Economia e delle Finanze, una riunione straordinaria della commissione di esperti per gli studi di settore. Oggetto della riunione è stato "L'impatto della crisi sugli studi di settore: analisi e valutazioni". I dentisti hanno ora trasmesso al presidente della Sose (Societa' per gli studi di settore), una richiesta di revisione dello studio di settore specifico per gli odontoiatri: "non possono essere penalizzati - spiega l'Andi - coloro che indicano in modo corretto i dati richiesti dallo studio di settore, anche se questi risultano non congrui". Ciò che si teme, nel caso in cui gli studi non vengano agggiornati) è che si possano verificare danni a carico di tutto il comparto (che comprende non solo dentisti ma anche odontotecnici, dipendenti e industra) che occupa oltre 200.0000 addetti.
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