Il Tar del Lazio ha confermato la multa di 230.000 euro all'Inpdap, condannata nei mesi scorsi per pubblicità ingannevole e cioè "per aver in giro i pensionati illudendoli di poter avere prestiti personali e mutui ipotecari, grazie alla trattenuta dello 0,15% dell'importo lordo di pensione", come si legge da un recente comunicato stampa del Codacons. L'associazione per la tutela dei diritti dei consumatori nei mesi scorsi, aveva presentato un esposto all'Antitrust per pubblicità ingannevole. Da li a poco sarebbe arrivata la sentenza di condanna da parte dell'Autorità per pubblicità ingannevole per una pratica commerciale "scorretta, in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio cui è destinata". Proprio nei giorni scorsi, nonostante il ricorso dell'ente, il Tar del Lazio ha confermato tale sentenza, innovativa nel genere perché per la prima volta è stata condannata una persona giuridica del diritto pubblico istituita con legge dello stato (d.lgs. 30 giugno 1994, n. 479, delega al governo in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza e assistenza).
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