È stato illustrato durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, il Piano Nazionale per l'edilizia scolastica. Il progetto, realizzato attraverso l'intesa istituzionale tra governo, regioni, province e comuni, avrebbe come obiettivo la messa in sicurezza di quasi 9 milioni di persone tra alunni, docenti e personale amministrativo. Alla conferenza stampa, il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, insieme al Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, hanno inoltre illustrato le modalità di realizzazione del Piano che mira a eliminare la frammentazione della competenza sull'edilizia scolastica per favorire un intervento il più possibile organico che favorisca l'incisività dell'azione in questa materia. Secondo quanto rende noto il governo, sono stati convocati periodicamente tavoli istituzionali al fine di stilare l'anagrafe strutturale (relativa alla sicurezza dei muri dello stabile) e non strutturale (come ad esempio la sicurezza di controsoffitti, tramezzature, parapetti) delle scuole italiane, cosa mai avvenuta nella storia della Repubblica. Infatti, precedentemente, tutti i dati relativi all'edilizia scolastica, che permettono di valutare la sicurezza degli edifici scolastici italiani venivano periodicamente forniti da ogni regione al governo. Attraverso quindi intese istituzionali multilivello, e soprattutto attraverso la convocazione della Conferenza unificata con enti locali, il governo è riuscito ad acquisire tutti i dati anagrafici strutturali a riguardo e a realizzare il Piano Nazionale per l'edilizia scolastica. Per quanto riguarda l'acquisizione dei dati non strutturali, l'intesa siglata tra governo ed enti locali prevede inoltre, entro sei mesi anche l'acquisizione dei dati anagrafici non strutturali e cioè di tutti quei dati che hanno a che fare con la data di costruzione e di ultima ristrutturazione dell'edificio, l'eventuale rischio sismico delle zone in cui si trovano gli edifici, l'esistenza delle varie certificazioni richieste, come ad esempio il certificato di agibilità e di conformità alla normativa in materia "anti-incendio" e la presenza di eventuali strutture in amianto. Per quanto riguarda il finanziamento di questo Piano, nel luglio 2008 sono stati stanziati 300 milioni di euro con decreto fatto appositamente per la messa a norma degli edifici scolastici, grazie anche all'azione del MIUR, delle Regioni e agli enti locali. Altri 100 milioni di euro, sono stati sbloccati con il decreto legge n.137 del 2008. Infine, anche nel decreto anti-crisi, divenuto definitivamente legge dello stato, in quanto convertito proprio in questi giorni, è stato previsto, in particolare all'art.18 comma 1, lettera b, "un fondo infrastrutture di cui all'art.6-quinquies del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con legge 6 agosto 2008, n.133, anche per la messa in sicurezza delle scuole(…)".
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