La delegazione dell'Associazione nazionale magistrati nell'audizione del 18 febbraio scorso in commissione giustizia alla Camera dei deputati (dove sono in discussione le nuove disposizioni in materia di pedofilia) ha segnalato che "Anche nelle indagini sulla pedofilia le modifiche alla disciplina sulle intercettazioni potranno avere effetti gravissimi". L'Anm pur riconoscendo la valenza positiva di alcune delle disposizioni normative proposte, suggerisce l'approfondimento di alcuni punti e tra questi l'introduzione di nuove fattispecie penali a tutela del minore e l'introduzione di norme processuali ad hoc quando si procede per reati in cui minore è persona offesa, con speciale riferimento alla formazione della prova. Secondo l'Anm è anche necessario prevedere "l'aumento dei limiti di pena detentiva e delle pene accessorie" e stabilire "peculiarità sui termini di prescrizione", oltre che ampliare le "fattispecie perseguibili d'ufficio". La delegazione ha infine sottolineato come "le modifiche in discussione in materia di intercettazioni telefoniche e ambientali possano produrre gravissime conseguenze nel perseguimento di queste tipologie di reati, nei quali è frequente e diffuso l'uso di strumenti di comunicazione telematica, come testimoniato dai numerosi casi, anche recenti, di indagini nelle quali le intercettazioni hanno consentito di individuare i responsabili di gravi fatti di pedofilia e di acquisire 'gravi indizi di colpevolezza' a loro carico".
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