Alla luce della riforma del codice delle assicurazioni molti sono gli interrogativi che l'interprete deve affrontare. In particolare la enigmatica dizione dell'art. 138 d.lgs. n. 209/2005 induce l'interprete ad un'attenta riflessione riguardo alla possibilità di ottenere il totale ristoro dei danni subiti dal danneggiato, in ciò intendendo sia i danni patrimoniali che quelli non patrimoniali. Proprio questi ultimi alla luce delle importanti sentenze della Corte di Cassazione (31.5.03 nn., 8827, 8828) e della Corte Costituzionale (11.7.03 n. 233) sono ormai divisi in danno biologico, danno morale e danno esistenziale. Divisione "classica" oggi rimessa in discussione dalla recentissima pronuncia 26972/08 delle Sezioni Unite che introduce la figura del danno biologico omnicomprensivo, che rimette all'interprete l'arduo compito di rimeditare il concetto di ingiustizia del danno costituzionalmente tutelato. Il presente volume, aggiornato alla giurisprudenza del 2008, si pone lo scopo di fare chiarezza sulla natura ontologica dei tre tipi di danno non patrimoniale: partendo dall'evoluzione storica degli stessi e, analizzando le tappe più significative del percorso giurisprudenziale, gli autori si soffermano sulle prospettive risarcitorie dopo il nuovo codice delle assicurazioni.
- Prezzo: € 34.00 - Nuova Giuridica 2009 - Pagine 352 Cerca altri libri: |
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