Esprime grande soddisfazione il Codacons in seguito al provvedimento dal Garante della Privacy (lo scontrino fiscale "parlante" per l'acquisto dei farmaci - 29 aprile 2009) che permette di non inserire in ogni scontrino fiscale il nome esatto del farmaco acquistato, in virtù del diritto di tutela della riservatezza del soggetto che acquista un dato medicinale. Secondo la decisione dell'Autorità indipendente, che ha scelto una soluzione capace di armonizzare l'interesse del fisco e quello della riservatezza delle persone, lo scontrino delle farmacie potrà indicare solo il codice alfanumerico che si riferisce al medicinale, in grado di individuare ogni singola confezione farmaceutica venduta. Secondo quanto viene previsto nel provvedimento, l'Agenzia delle Entrate entrò tre mesi dovrà fornire indicazioni a tutte le farmacie per la modificazione dello scontrino fiscale. Termine ultimo entrò cui le farmacie dovranno adeguarsi ai precetti del provvedimento, è fissato nel 1° gennaio 2010. Il provvedimento del Garante soddisfa soprattutto tutti quei contribuenti che negli anni passati si erano rivolti all'Autorità per la tutela della riservatezza per denunciare le violazioni della loro dignità al momento di presentazione dei documenti ai propri commercialisti o presso i Caf (centri assistenza fiscale) per la denuncia dei redditi. Ma il Codacons chiede di più: eliminare la fotocopia della ricetta necessaria per i farmaci per cui si paga il ticket. Secondo l'associazione, questa pratica, sarebbe ancora più lesiva della privacy dei pazienti perché nella ricetta vengono riportati dati "sensibili" come ad esempio il codice di esenzione.
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