Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter n. 324/2009) ha ribadito che occorre avere una maggiore cura per le vittime di violenza sessuale e che pertanto è vietato diffondere informazioni e dettagli che rendano tali soggetti identificabili. L'Autorità, nel provvedimento, dopo aver richiamato l'attenzione al rispetto del Codice Deontologico dei Giornalisti e alla Normativa sulla Privacy, ha ribadito che i giornalisti possono diffondere dati personali, anche senza il consenso degli interessati, ma sempre nel rispetto dei limiti del diritto di cronaca, in particolare del principio di essenzialità dell'informazione riguardo ai fatti di interesse pubblico. Tali cautele devono essere maggiormente adottate in situazioni delicate come ad esempio in caso di notizie riguardanti vicende di violenza sessuale e ciò in considerazione della particolare delicatezza del tema e della necessità di tutelare la riservatezza delle persone che sono colpite da così gravi azioni criminose.
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