"I record raggiunti dal montepremi del Superenalotto provocano una pericolosissima febbre da gioco in tutta Italia, con numerosi casi di cittadini che giocano tutti i propri risparmi, che si indebitano con gli usurai, che perdono proprietà immobiliari e che mandano in fallimento i bilanci familiari, nel tentativo di accaparrarsi il jackpot". È questa la denuncia del Codacons contro la cd. febbre da gioco. L'associazione scende in campo e la denuncia non rimane sterile: è stata infatti depositata in questi ultimi giorni presso il Tribunale di Roma, un ricorso d'urgenza finalizzato a limitare gli ulteriori danni sui consumatori, abbagliati dal sogno di poter vincere un montepremi di 100 milioni di euro. Il Codacons chiede infatti che il montepremi venga congelato e che venga realizzata una campagna pubblicitaria finalizzata a informare sugli effetti dannosi del gioco. Secondo i dati diffusi dall'associazione, circa il 20 della popolazione avrebbe un rapporto definito "problematico" con il gioco del lotto. Di questa percentuale, quasi il 3% presenterebbe addirittura profili patologici tradotti in una vera e propria dipendenza. "Qualora la nostra domanda venga accolta, si aprirebbero diversi scenari, compreso il possibile annullamento delle vincite assegnate nelle ultime estrazioni - dichiara il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - Intanto i cittadini, attraverso il blog www.carlorienzi.it, possono chiedere venga stabilito un tetto al montepremi del Superenalotto ed esprimere la propria opinione sul jackpot milionario".
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