Secondo una nota diffusa dal Governo, è stato approvato il 3 settembre dal Consiglio dei Ministri, il disegno di legge che delega il Governo alla redazione di un testo unico in tema di Servizio civile nazionale. Il fine del ddl è quello di modificare la normativa alla luce della sentenza della Corte Costituzionale (sent. 228/2004), secondo cui rientrano nelle attività di difesa della patria che tutte le attività di impegno sociale non armato. Il servizio civile, infatti, "partecipa della medesima natura del servizio militare, - secondo la sentenza della Consulta - quale prestazione equivalente a quest'ultimo e riconducibile alla stessa idea di difesa della Patria". Le disposizioni del ddl mirano superare le difficoltà che possono sorgere nella ripartizione delle materie fra i vari livelli statali, regionale e provinciale, perché possa essere vissuto come "un'esperienza capace di rafforzare la coesione sociale", come è stata definita dal Sottosegretario Giovanardi, nella sua dichiarazione alla stampa. Il fine del ddl è anche quello di stimolare la domanda di accesso al servizio civile soprattutto in quelle aree dove il servizio risulta carente, come ad esempio al Nord, rispetto al Centro d'Italia: per questo motivo il disegno di legge prevede la possibilità di mobilità interregionale.
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