Sulla base di quanto emerge dal terzo rapporto sui condomini italiani dell'Anci (Associazione Nazionale degli Amministratori Condominiali e Immobiliari) e dal Censis Servizi, la morosità nel pagamento delle quote condominiali è in aumento. Dal rapporto risulta che nel 65% dei casi di contenzioso si tratta proprio di azioni per il recupero di quote non pagate. In sostanza sono in aumento le famiglie che per difficoltà economiche rimandano il pagamento degli oneri condominiali e si vedono quindi recapitare un decreto ingiuntivo. Carlo Parodi, Direttore Nazionale del Centro Studi Anaci parla di "120.000 cause, tra decreti ingiuntivi, opposizioni a decreti ingiuntivi, opposizioni a sanzioni amministrative e opposizioni a esecuzioni, che ogni anno invadono la lenta macchina della giustizia generando un costo enorme per la societa' [...] Senza considerare che per recuperare queste somme spesso irrisorie si sostengono spese che tra onorari legali, marche da bollo, tempi di lavorazione e di persone alla fine sono piu' elevate'. Si teme anche un ulteriore impennata del numero dei procedimenti perchè il disegno di legge sulla riforma della normativa condominiale andrebbe a imporre all'amministratore di condominio di recuperare i crediti vantati in tempi strettissimi. Entro 120 giorni dalla morosità l'amministratore deve rivolgersi al giudice per richiedere il decreto ingiuntivo. Altrimenti risponde in proprio per le somme non riscosse con il rischio della revoca del mandato da parte dell'assemblea.
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