È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge sull'università del Ministro Mariastella Gelmini: lo rendo in una nota il Governo. Il decreto si compone di 15 articoli, e viene diviso in tre parti, una dedicata all'organizzazione del sistema universitario, un'altra dedicata alla delega legislativa in materia di qualità ed efficienza del sistema universitario e l'ultima parte, contenente norme in materi di personale accademico e riordino della disciplina concernente il reclutamento. Molte le novità previste dal disegno di legge: dal cambiamento della modalità di elezione dei rettori, alla riduzione delle facoltà; dai concorsi interni messi al bando al fondo per il merito degli studenti più meritevoli. Introdotti anche i cd. "codici antiparetopoli", per evitare, come fa sapere il governo, che i baroni possano piazzare i loro pupilli nei concorsi universitari. Secondo quanto emerge dalla conferenza stampa di presentazione del ddl, ogni università dovrà rivedere il proprio statuto e adeguarsi così alle diposizione del ddl, entro 180 giorni dall'entrata in vigore del disegno di legge. Verranno dati però tre mesi di proroga, nel caso in cui le università non si riescano modificare i loro statuti interni, nel tempo stabilito: scaduti i tre mesi di proroga, scatterà il commissariamento.
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