Il segretario generale di Nidil Cgil, Filomena Trizio, è intervenuta sulla situazione dei lavoratori autonomi muniti di partita iva ma 'monocommittente'. Questi non essendo iscritti agli ordini professionali non hanno le stesse tutele degli altri lavoratori autonomi. "I temi su cui agire sono sostanzialmente tre: fisco, previdenza e capacita' di aggiornare le proprie professionalita' e la propria formazione. Ma il terreno in cui operano questi lavoratori e' particolare: sono a mezza strada tra lavoro autonomo, parasubordinato e lavoro dipendente 'camuffato', e questo di certo non semplifica le tutele". Oggi chi è titolare di partita iva, spiega la Tizio, deve pagarsi i contributi da se, con la possibilita' di rivalsa sul committente, nel senso che può chiedere alla propria azienda il 4% dell'ammontare. "Una delle richieste contenute nella nostra petizione - aggiunge Tizio - e' di far diventare questa possibilita' obbligatoria, e destinare questi fondi alla previdenza integrativa". In relazione alla retribuzione - afferma il segretario generale, "si dovrebbe cercare di fissare dei minimi, legati ai contratti previsti per ogni professionalita' e poi naturalmente agire sugli ammortizzatori sociali".
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