È entrato in vigore il 15 novembre scorso il decreto attuativo per la riforma della pubblica amministrazione (in base alla legge delega n.15/2009). Si tratta del Decreto legislativo n. 150/2009, "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.254 del 31 ottobre 2009. Lo rende noto il governo che fa sapere che per conoscere in tempo reale tutti sviluppi della riforma in esame è on-line il sito internet che terrà aggiornati tutti i cittadini (www.riformabrunetta.it)
Le parole chiave che scandiscono la riforma sono: trasparenza meritocrazia, valutazione e performance per rendere la P.A. più competitiva, evidenziando i demeriti dei dirigenti, esaltando invece i meriti dei migliori dirigenti. Secondo quanto si apprende dalla nota diffusa dal governo, saranno quattro i premi previsti dal decreto, al fine di remunerare l'efficienza dei dipendenti pubblici e tre invece i soggetti istituzionali con il compito di gestire il ciclo delle performance pubbliche. Il punto fondamentale della riforma della Pubblica amministrazione è la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche con il compito ufficiale di determinare i valori a cui fare riferimento. Una riforma definita dal Ministro della pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, all'esito della conferenza stampa, "perfettibile ma non perfetta e se qualcosa non va siamo aperti a cambiare in corso d'opera". Mentre il primo ministro ha dichiarato ai microfoni che la riforma sarà "una rivoluzione nel funzionamento della pubblica amministrazione che è una grande spinta per la modernità del Paese".
IL testo del provvedimento è visibile qui: Dlgs 150/2009
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Le parole chiave che scandiscono la riforma sono: trasparenza meritocrazia, valutazione e performance per rendere la P.A. più competitiva, evidenziando i demeriti dei dirigenti, esaltando invece i meriti dei migliori dirigenti. Secondo quanto si apprende dalla nota diffusa dal governo, saranno quattro i premi previsti dal decreto, al fine di remunerare l'efficienza dei dipendenti pubblici e tre invece i soggetti istituzionali con il compito di gestire il ciclo delle performance pubbliche. Il punto fondamentale della riforma della Pubblica amministrazione è la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche con il compito ufficiale di determinare i valori a cui fare riferimento. Una riforma definita dal Ministro della pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, all'esito della conferenza stampa, "perfettibile ma non perfetta e se qualcosa non va siamo aperti a cambiare in corso d'opera". Mentre il primo ministro ha dichiarato ai microfoni che la riforma sarà "una rivoluzione nel funzionamento della pubblica amministrazione che è una grande spinta per la modernità del Paese".
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