La finanziaria 2010 ha avuto il via libero definitivo ed ora è legge! Il nuovo testo della finanziaria assorbe le modifiche introdotte in Commissione bilancio alla Camera dei Deputati tra "interventi di interesse sociale, azioni per sviluppo economico e interventi per il miglioramento della pubblica amministrazione e per l'uso delle strutture della pubblica amministrazione", come ha dichiarato l'On. Corsaro, relatore di maggioranza, commentando le modifiche apportate al testo approvato precedentemente al Senato della Repubblica. Dopo le modifiche, il ddl è passato al vaglio del Senato della Repubblica per la terza lettura. Per permettere al disegno di legge di entrare in vigore dal gennaio 2010, il voto finale c'è stato oggi 22 dicembre. Nonostante il testo della finanziaria 2010 risulti modificato, il ddl rimane comunque fedele al testo approvato il 13 novembre scorso al Senato, raccogliendo solo "le indicazioni politiche", come ha dichiarato l'On. Giulio Tremonti. Modifiche, fa sapere il governo, che sono state motivate dalla grande manovra dello scudo fiscale e del lavoro fatto dall'esecutivo in materia di assistenza alla disabilità, sanità, premi di produttività, ammortizzatori sociali, ricerca e 5 per mille, libri di testo per la scuola ed università e, infine dalla creazione della Banca del Mezzogiorno. È stato proprio Giulio Tremonti ad illustrare all'aula degli interventi aggiuntivi alla manovra finanziaria in confronto al sistema economico mondiale. "Si è proceduto - ha poi dichiarato l'On. Marinello, uno dei relatori di maggioranza - ad un riparto delle maggiori entrate derivanti dallo scudo, mantenendo la promessa fatta a suo tempo dal Ministro Tremonti di procedere sollecitamente alla spesa non appena avesse avuto contezza delle maggiori entrate". Le modifiche, per quanto riguarda gli effetti sui saldi di finanza pubblica, non hanno determinato effetti correttivi di grande rilievo, dal punto di vista degli indebitamenti netti del conto economico delle amministrazioni pubbliche. Pertanto, l'incidenza sul PIL, per il triennio 2010-2012, rimane invariata rispetto alle indicazioni già fornite nella Nota di aggiornamento al documento di programmazione economica e finanziaria. Per quanto riguarda poi il fabbisogno del settore statale, gli interventi introdotti dal ddl incidono in maniera marginale, mentre sono previste variazioni in termini di saldo netto da finanziare. Da quanto emerge dalla relazione dell'On. Marinello, dopo le modifiche approvate nel corso dell'esame alla Camera, il saldo netto da finanziarie per il bilancio dello Stato 2010, viene rideterminato in 62.418 milioni di euro, al di sotto quindi del limite massimo indicato dal disegno di legge finanziaria, in termini di competenza al netto delle regolazioni contabili e debitorie e dei rimborsi IVA. In sintesi, si evidenzia un miglioramento del saldo netto da finanziare di circa 8,5 miliardi, rispetto al bilancio assestato dell'anno 2009. Come si legge dalla nota diffusa dal Governo, le risorse disponibili per il 2010 per ognuna delle 34 missioni, rispetto al totale del bilancio dello Stato, saranno destinate ad alcune finalità ben identificate: il 21,7 per cento riguarda le relazioni finanziarie con le autonomie locali; il 14,8 per cento delle risorse sono allocate alla missione 34 (debito pubblico), e servono sostanzialmente per soddisfare gli interessi per il servizio del debito pubblico; il 14,3 per cento delle risorse sono allocate alla missione 25 (politiche previdenziali); l'11,8 per cento della spesa alla missione 29 (politiche finanziarie e di bilancio); infine, all'istruzione scolastica (missione 22) è destinato l'8,2 della spesa.
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