Donato Capece, segretario del sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) ha dichiarato che il fenomeno dei suicidi nelle carceri (di cui 4 registrati nei primi giorni del 2010) dipende anche dal sovraffollamento e dalla carenza di personale. Il fenomeno - spiega - è preoccupante. Attualmente risulterebbe sottodimensionato il personale di Polizia penitenziaria e mancano educatori, psicologi e personale medico specializzato. Queste carenze, insieme al sovraffollamento, "sono concause di questi tragici episodi". Problemi all'assistenza anche psicologica ai detenuti sono derivati anche dal passaggio della sanita' penitenziaria al servizio nazionale pubblico. Secondo Capece "per colpa di queste scelte sbagliate, il personale di Polizia penitenziaria e' stato ed e' spesso lasciato solo a gestire all'interno delle nostre carceri moltissime situazioni di disagio sociale. Non si puo' e non si deve chiedere al personale del Corpo di accollarsi la responsabilita' di tracciare profili psicologici che possano eventualmente permettere di intuire l'eventuale rischio di autolesionismo da parte dei detenuti, E' assolutamente necessario che, alla ripresa dell'attivita' politica, l'emergenza carceri sia messa all'ordine del giorno degli impegni di Governo e Parlamento, potenziando maggiormente il ricorso all'area penale esterna e limitando la restrizione in carcere solo nei casi indispensabili e necessari".
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